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La fauna delle argille azzurre
Gli animali che hanno lasciato fossili nelle argille di Cutrofiano
appartengono a differenti gruppi sistematici (Phyla) che, dal più
evolutivamente basso al più alto, sono:
-- Phylum CNIDARI
---- Phylum MOLLUSCHI
------ Phylum ANELLIDI
-------- Phylum ARTROPODI
---------- Phylum ECHINODERMI
------------ Phylum BRIOZOI
-------------- Phylum CORDATI
I resti degli esseri viventi, per la massima parte conchiglie,
sono in eccezionale stato di conservazione, tanto da recare ancora
la colorazione originaria.
Ciò che stupisce immediatamente dei fossili di Cava Lustrelle
è il loro numero. In pochi altri luoghi infatti è
possibile incontrare sedimenti che espongano miliardi e miliardi
di fossili, tanto che in alcuni tratti si possono stimare migliaia
di reperti per metro quadrato.
Alcune sezioni, poi, sono così ricche da contenere veri e
propri "strati" composti quasi esclusivamente da micromolluschi,
delicatissimi, trasparenti, eppure miracolosamente integri.
La straordinaria ricchezza delle argille permette inoltre di ricavare
altre informazioni, ogni giorno più precise e numerose: le
relazioni fra i vari esseri ed il mare che li accolse. Studiarle
significa scoprire e percorrere l'ecologia del passato. Non è
per nulla raro trovare fossili recanti tracce di attacchi di molluschi
predatori, oppure animali che sfruttarono le conchiglie come supporto
su cui fissarsi. Alcune specie indicano come i fondali siano stati
un misto fra argille/fanghi di mare aperto e detriti costieri sabbioso-ciottoloso-coralligeni.
Altre forniscono testimonianze di come probabilmente la profondità
del mare possa aver oscillato tra i -40 e i -70 metri. Altre ancora
ci informano sulle condizioni climatiche, abbastanza diverse dalle
attuali: l'Europa attraversò, nel periodo in cui si deposero
le argille, la Prima Glaciazione. Testimoni di ciò sono alcune
specie, come Mya truncata, Arctica islandica oppure Buccinum humphreysianum.
Risulta evidente come la fauna delle argille sia non un libro aperto
sulla storia del pianeta, ma un'intera biblioteca che, giorno dopo
giorno, si arricchisce di nuove e sensazionali pagine. In definitiva
ogni più piccolo fossile può nascondere una storia
meravigliosa: sta a noi indagare, provare a capire e, in ultimo,
valorizzare.
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