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Erodoto di Alicarnasso

Le storie di Erodoto

erodotoCi siamo occupati delle storie narrate da Erodoto di Alicarnasso nei documenti dedicati ai Messapi ed ai loro progenitori Illiri.

Erodoto, infatti, nelle sue Storie, databili attorno al IV secolo a.C., ci racconta: "Minosse, giunto in Sicilia alla ricerca di Dedalo, vi perì di morte violenta. Tempo dopo i Cretesi arrivarono in Sicilia con una grande flotta e strinsero d'assedio per cinque anni la città di Camico (l'attuale Agrigento). Infine, non potendo né conquistarla né rimanere lì, oppressi com'erano dalla carestia, abbandonarono l'impresa e se ne andarono. Quando, durante la navigazione, giunsero sulle coste della Japigia, una violenta tempesta li spinse contro terra: le imbarcazioni si fracassarono e giacché non vedevano più modo di fare ritorno a Creta, fondarono sul posto una città, Iria, e vi si stabilirono cambiando nome e costumi: da Cretesi divennero Iapigi Messapi e da isolani, continentali".

oria vicoloSecondo la narrazione di Erodoto, Oria fu la prima cittadina della Japigia ad essere fondata dai profughi cretesi circa 1100 anni prima di Cristo. Anche se la ricostruzione mitica fornita da Erodoto appare chiara, più difficile è la ricostruzione storica, velata, come sempre, dalla mancanza di testimonianze scritte dell'antico popolo Messapico.

L'antica città era provvista di un'acropoli, vale a dire di un luogo ove sorgevano gli edifici di maggiore importanza pubblica. Tale luogo trovava posto sul colle dove oggi è possibile vedere il castello, costruito intorno al 1220 da Federico II di Svevia, nel desiderio di dotare questa regione di un baluardo a difesa dei sui territori in Puglia. Probabilmente, nel periodo Messapico, ampie mura cingevano il confine cittadino, considerata la sua importanza di Città - stato messapica.

Di quel periodo restano tracce nel gran numero di reperti archeologici che il territorio ha restituito, come spesso avviene, casualmente. E' possibile vedere alcuni reperti nel "Centro di Documentazione Messapica" il museo comunale che trova posto nelle mura sotto la grande piazza del Duomo.

Articolo curato da Pasquale Meraglia

Documento creato il 18/10/2004 (17:34)
Ultima modifica del 18/03/2011 (16:04)
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