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31/10/03 a Bari

Concerto a Bari venerdì 31 ottobre 2003

MAN RAY MOVIES
in concerto con
ENSEMBLE DISSONANZEN

Dal 1993 l'Ensemble Dissonanzen si è impegnato nel portare la musica d'avanguardia al di fuori dei soliti circuiti ristretti e specialistici, puntando i riflettori sulla complessità dei linguaggi moderni. Nel corso di questi anni si sono alternate esecuzioni dal vivo e documenti registrati, materiali audiovisivi e interventi parlati, in una attività frenetica e stimolante che è culminata nel progetto Man Ray.

La performance prevede l'esecuzione di musiche d'accompagnamento alla proiezione dei cortometraggi dell'artista statunitense, e la scelta non poteva che cadere sulle composizioni di Erik Satie, in particolare sulle sue pagine pianistiche. Viene così recuperato il "suono" della sala di proiezione dell'epoca, che nella maggior parte dei casi prevedeva la presenza del solo pianoforte. A partire dal testo originale pianistico, si giungerà, sulle immagini tratte dai film surrealisti, alla progressiva "polverizzazione" della materia musicale (incisi melodici, elementi accordali, micro-strutture ritmiche), sviluppando gli elementi provenienti dalle pagine di Satie in campo informale e improvvisatorio. Tali improvvisazioni partono sempre da un'ossatura centrale, che percorre l'intera performance; un gioco che si manifesta come continuo "slittamento" tra sincronia e a-sincronia cronologica con il dettato filmico.

Emmanuel Rudnitsky

Emmanuel Rudnitsky - in arte Man Ray - (nato a Philadelphia, USA nel 1890 – morto a Parigi nel 1976) si afferma a New York come fotografo, per poi trasferirsi a Parigi all’inizio degli anni ’20. Integratosi nella comunità di artisti d’avanguardia accanto a personalità del calibro di Picasso, Cocteau ed Eluard, partecipa alle ricerche artistiche di quella straordinaria stagione creativa che conosciamo con il nome di Movimento Dada. In quel clima, Man Ray scopre il "rayograph", cioè la fotografia senza macchina fotografica. I "rayogrammi" così ottenuti, al di là della suggestione e del fascino delle immagini astratte che definiscono, costituiscono un precedente significativo per l’affrancamento della fotografia sia dalla tecnica tradizionale, sia soprattutto dall’estetica che ne determinava i caratteri formali

I cortometraggi

I cortometraggi di Man Ray sono stati ordinati secondo un doppio criterio cronologico e formale, prevedendo in apertura il primo esperimento cinematografico dell'artista: Le Retour à la Raison, del 1923. Realizzato praticamente in una sola notte con materiali cinematografici in parte già pronti, il film utilizza immagini rayografiche e fotografiche, sequenze isolate e brandelli di pellicola impressionata; il tutto viene organizzato al di fuori di qualsiasi struttura formale e contenutistica, mostrandosi come un perfetto oggetto dadaista. Con il successivo L’Etoile de Mer (1928), Man Ray ci trasporta in un ambiente in cui un certo vincolo narrativo tra le immagini ritrova un senso, sebbene attraverso una netta dilatazione dei nessi. Si tratta di una storia che vede protagonista una stella di mare tenuta in un barattolo accanto al letto, mentre il confine tra sogno e realtà diventa pian piano più evanescente, fino a sfociare in Emak Bakia (1926). Questo cortometraggio ci riporta in un clima di casualità e antistruttura, dove la musica prende nettamente il ruolo di linea guida. Una serie di frammenti, un cinepoema per sequenze ottiche, la costruzione di un intero che rimane un frammento. Così come è possibile apprezzare la bellezza astratta nel frammento di un’opera classica, allo stesso modo questo film tenta di indicare l’essenziale nella cinematografia contemporanea. Les Mystères du château du dé è invece l’ultimo cortometraggio realizzato da Man Ray nel 1929. È probabilmente il suo film più narrativo e nello stesso tempo quello che maggiormente si avvicina al clima surrealista dell’epoca. Un’opera di grande interesse, non solo dal punto di vista cinematografico, ma anche per la documentazione architettonica ed artistica in essa contenuta.

Programma

  • Le retour à la Raison (1923)
  • L’Etoile de Mer (1928)
  • Emak Bakia (1926)
  • Les Mystères du château du dé (1929)

Informazioni...

VENERDI 31 OTTOBRE TIME ZONES 2003 Sezione LITERATURE Con le proiezioni dadaiste di MAN RAY e la sonorizzazione delle ensamble DISSONANZEN Ore 22 presso lo Zenzero, prol. V.le Pasteur (BARI). Per informazioni e promozione stampa: 328/4548699 080/5581587 - 080/5793145 3288946202

TIME ZONES 2003 Sezione LITERATURE
Documento creato il 08/03/2004 (17:34)
Ultima modifica del 08/03/2004 (17:34)

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