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La città di Manduria aveva ben tre cinte murarie e due fossati, profondi sino a 4 metri, scavati nella tenera arenaria. Altri documentiProv. di Taranto
Due popoli a confrontoManduria ed il suo territorio al confine tra due mondi, quello greco spartano di Taranto e quello Messapico, le sue enormi fortificazioni e le gesta dei suoi abitanti, sono sempre stati al centro di storie e leggende giunte sino a noi grazie alla penna di scrittori greci e latini. Tante furono le battaglie che si svolsero in questi luoghi, dovute alle continue incursioni dei tarantini, che costrinsero gli abitanti a dotare la città di mura e fossati, precedendo di quasi 2000 anni le fortificazioni medioevali. Le grandi mura messapicheLa città aveva ben tre cinte murarie e due fossati, profondi sino a 4 metri, scavati nella tenera arenaria. Il materiale prelevato dai fossati, recuperato in forma di enormi blocchi regolari, veniva utilizzato per la costruzione delle mura che li sovrastavano. Fossati e mura erano interrotti solo in corrispondenza delle porte di accesso alla città: Manduria ne contava ben sei. Ogni porta era protetta da una torre che permetteva ai difensori di sorvegliare adeguatamente gli accessi. Nei fossati, di tanto in tanto, si aprivano dei piccoli varchi collegati con l'interno che permettevano delle rapide sortite in grado, spesso, di sorprendere gli attaccanti. Un lavoro durato secoliLa costruzione delle mura megalitiche, ancora oggi perfettamente visibili, richiese ai Messapi molto lavoro, protrattosi nel corso di diversi secoli. Delle tre cerchie di mura, probabilmente, la più antica è al centro, mentre le altre furono costruite per far fronte a mutate esigenze di difesa ed all'espansione della cittadina. L'ultimo cerchio di mura, quello più esterno largo sino a 5 metri, ed il relativo fossato, largo da tre a cinque metri e profondo anche quattro, furono tracciati attraverso l'antica necropoli che, secondo l'uso, era immediatamente all'esterno delle mura cittadine. Mura e fossato creavano una barriera che, in alcuni punti, giungeva sino a 8 metri. Non è difficile immaginare lo sgomento che un assediante poteva provare a trovarsi in quella disagiata situazione! Documento creato il 27/08/2004 (12:23)Ultima modifica del 07/03/2011 (14:52) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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