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Torre San GiovanniA 25 Km a sud di Gallipoli giungiamo alla costa appartenente al comune di Ugento. Torre San Giovanni è un piacevole centro marittimo, amministrativamente frazione Ugentina e sede di un porticciolo per piccole imbarcazioni da diporto. Origini antichissimeLe origini di questa piccola cittadina di mare potrebbero risalire a molti secoli prima di Cristo e non è azzardato pensare che sia stato il porto della Messapica Ozan (Ugento) già 500 anni prima della nascita di Cristo. Dopo la conquista romana del Salento, intorno al 260 a.C. Ugento divenne municipio romano ed i vantaggi di questo status interessarono anche il suo porto. Sembra che la cittadella romana si estendesse oltre il faro, verso il mare; questa ipotesi è stata confermata da una campagna di scavi effettuata lungo questo breve tratto di costa nella cui poca sabbia è possibile ancora rinvenire frammenti dei cocci appartenuti ai tetti della cittadella. Probabilmente un repentino mutare delle correnti ha provocato l'affondamento della cittadella romana e l'insabbiamento del suo porto. Le stesse correnti provocarono dei ristagni d'acqua che non tardarono, nel medioevo, a portar qui le febbri malariche. Unico baluardo restò, nel '500, la torre di avvistamento, costruita più per necessità difensive che abitative; scomparso il pericolo dei turchi questi luoghi furono definitivamente abbandonati. Il ventennio e le bonificheBisognerà attendere il ventennio fascista e le imponenti opere di bonifica perché quasi tutto il territorio costiero ugentino fosse bonificato. Furono costruite grandi opere di canalizzazione e tre imponenti bacini di raccolta delle acque da qui sino a Torre Mozza. In questo modo, terre prima malsane furono messe a coltura ed il territorio, dopo quasi mille anni, risanato. Lo sviluppo attuale di Torre San Giovanni come meta turistica è cominciato negli anni '70 con la costruzione di ville, appartamenti e casette. A questi si aggiunsero, ben presto, i primi alberghi. Gli anni '80 hanno visto il recupero del porto che, protetto da tre isolotti, rappresentava un ottimo porto naturale. Tuttavia, le solite correnti continuano ad insabbiarlo, trascinando a riva ogni tipo di materiale, dalle montagne di poseidonia alla sabbia finissima; a questo si deve il caratteristico odore della "Martana" che diventa quasi insopportabile nelle giornate di scirocco. Documento creato il 08/10/2005 (16:29)Ultima modifica del 21/03/2011 (10:02)
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