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Il Rio di Corsano

Una terra senza fiumi

Canale del Rio: Panorama

Come molti, ormai, sapranno il Salento non ha fiumi o, almeno, corsi d'acqua degni di un tale nome a parte, ovviamente, quel rigagnolo d'acqua che sfocia a Otranto (il fiume Idro) e la parte terminale dell'Idume (il grande fiume sotterraneo che scorre sotto l'abitato di Lecce). La nostra Terra, infatti, è segnata dal carsismo: l'acqua scorre e scava il terreno, sciogliendolo e trasportandone grandi quantità in mare.

Il fiordo del RioSono una traccia palese di questo fenomeno le numerose grotte, gli inghiottitoi carsici (le cosiddette Vore) ed i grandi canaloni che ne segnano il territorio, resti evidenti del continuo lavorio delle acque superficiali.

A metà strada tra Leuca e Castro, sulla costa, è possibile ammirare uno dei canaloni carsici più imponenti: il Rio di Corsano.

Il canale del Rio, come, del resto, il suo nome lascia intendere è la traccia evidente che le acque superficiali hanno lasciato nel loro scorrere verso il mare. Siamo nel Capo di Leuca, lungo la costa orientale della Penisola Salentina, una zona caratterizzata da imponenti scogliere a picco sul mare e con l'entroterra più alto del Salento: oltre 170 metri s.l.m. a Montesardo, nei pressi di Corsano.

Un canale senz'acqua

Terrazzamenti agricoli nel RioIl Canale parte da Corsano per giungere al mare, dopo un percorso di circa 5 Km. Tuttavia, se qualcuno spera di trovarci un fiume o anche un semplice rigagnolo, rimarrà deluso. Tutt'intorno solo uliveti e campi coltivati, sin quasi sulla costa, dove l'agricoltura lascia il posto alla macchia mediterranea con le sue caratteristiche essenze di timo, mirto, olivastro. Recentemente, questo tratto di costa è stato piantumato con numerosi alberi di pino.

Caratteristici i terrazzamenti agricoli, dove si è cercato di sfruttare al massimo la poca terra disponibile, strappandola alle rocce calcaree. Quelle stesse rocce che hanno permesso di costruite i caratteristici trulli (le Pajare) ed i muri di pietra a secco, creando uno dei paesaggi unici che solo il Salento sa offrire.

Documento creato il 08/03/2004 (14:31)
Ultima modifica del 07/03/2011 (14:00)
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