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Le CentopietreSpesso, nel Salento, storia e leggenda si intrecciano, diventando, a volte, praticamente indistinguibili... La leggenda vuole, infatti, che il re di Francia, Carlo il Calvo, prima dell'anno mille, mandasse un esercito, qui nel Salento, per far fronte all'avanzata dei Saraceni; tuttavia, allo scopo di scongiurare la guerra, il signore di questi luoghi, il Barone Geminiano, venuto a conoscenza che, di li a poco, sarebbero giunte le armate francesi, cercò di trattare con i Saraceni. Questi, però, vigliaccamente, uccisero il Barone: questo atto fu accolto con sdegno e rese inevitabile la battaglia che si tenne il 24 Giugno del 874, giorno dedicato a San Giovanni Battista. I francesi ebbero la meglio sulle armate saracene e riuscirono a recuperare il corpo martirizzato del povero Barone. Il corpo fu deposto in un monumento funebre costruito con gli enormi massi tratti dalle vicine mura messapiche di Vereto: questo monumento è tuttora visibile ed è noto con il nome di Centopietre. La caratteristica di questo monumento, che salta agli occhi del visitatore è proprio il fatto di essere realizzato con materiale "di recupero". Si presenta non più alto di due metri e mezzo ed è diviso, al suo interno, in due navate. Al centro, sorretta da tre colonne, diverse l'una dall'altra, vi è un'architrave recante affreschi ormai poco visibili. Non rimane, attualmente, traccia visibile del sepolcro del Barone Geminiano. Documento creato il 05/06/2005 (17:42)Ultima modifica del 18/03/2011 (15:17) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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