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La costruzione della ChiesaDall'avvenuto miracolo si rese necessaria la costruzione di un tempio sufficientemente grande ad accogliere la moltitudine di fedeli e devoti che, portati dalla fama del miracolo, affluirono in gran numero da ogni luogo d'Italia. Le operazioni per la costruzione del nuovo edificio cominciarono praticamente subito. Furono in breve raccolti i fondi necessari per l'inizio dei lavori che cominciarono ad ottobre dell'anno successivo. In soli nove mesi il tempio fu in condizione di accogliere i primi fedeli: la Sacra Immagine su conservata fra i decori dell'altare maggiore del tempio. Il crolloPurtroppo, la fretta con cui il tempio era stato costruito non giovò alla sua solidità. Ben presto infiltrazioni ed umidità ebbero la meglio nella struttura portante dell'edificio che fu sottoposto, a partire dal 1668 a continui lavori di restauro. I restauri effettuati, però, furono ben poca cosa di fronte alle reali necessità e, purtroppo, nella prima metà del 1683 l'edificio crollò. Nel crollo la Sacra Icona si frantumò: fu Don Giuseppe Ecclesia che, con un paziente lavoro, riuscì a recuperare gran parte dei pezzi ed a rimetterli insieme. La nuova ChiesaNasceva ora la necessità di progettare e costruire un nuovo tempio. Nonostante la situazione non particolarmente florida della società galatea della fine del XVIII secolo, si riuscirono ugualmente a trovare i denari necessari per la ricostruzione. La planimetria del progetto fu affidata al francescano riformato Fra' Niccolò da Lequile mentre la realizzazione dell'opera al famoso costruttore salentino Giuseppe Zimbalo. Il nuovo tempio, la cui costruzione iniziò nel 1683, fu completato nel 1694 e consacrato nel 1711. Lo stile della sua facciata e le sue generose dimensioni fanno del monumento uno dei più rappresentativi del barocco leccese e scolpiscono nei secoli il nome del suo costruttore. L'edificio si presenta con un ampio prospetto a tre livelli, ripartito in cinque zone da paraste corinzie. Nel primo livello, il più basso, quattro nicchie ospitano le statue degli evangelisti; il grande portale si fregia della figura del Crocefisso accompagnato da un gruppo di cherubini. Il secondo livello è arricchito, al centro, da una loggia fra due nicchie che recano le statue dei SS. Giovanni Battista e Sebastiano. Il terzo livello, più semplice, si fregia delle figure degli arcangeli Michele e Gabriele. L'interno è maestoso: è coperto da un soffitto a cassettoni, arricchito da tele di famosi artisti salentini e completato da un organo, opera dei Kircher di Gallipoli, realizzato nel 1792. Documento creato il 31/03/2004 (12:29)Ultima modifica del 21/03/2011 (15:26) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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