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Barbarano del CapoBarbarano del Capo è frazione amministrativa del comune di Morciano di Leuca, anche se, per molti anni, fu annessa al comune di Salve. E´ facilmente raggiungibile dalla comoda superstrada che congiunge Gallipoli a Leuca, seguendo l'uscita per Morciano e, dopo aver attraversato il paese, seguire la strada provinciale Morciano Barbarano; al termine di questa strada, proprio all'ingresso orientale del paese, ci accoglierà il complesso di Leuca Piccola. Barbarano sorge in un pianoro a poco più di 100 metri sul livello del mare (altezza veramente considerevole per il Salento), tra la Serra Falitte, ad ovest, verso la costa più vicina e la Serra di Montesardo ad est. Come la maggior parte dei centri di quest'area, deve le sue origini alla distruzione del grande centro di Vereto, avvenuta nel 870 d.C. Ad opera dei saraceni. E´ chiaro che gli abitanti di Vereto cercarono rifugio tra le colline dell'entroterra per sfuggire ai continui attacchi che mettevano a repentaglio la sicurezza delle città e la loro stessa vita. Ovviamente, la scelta fu favorita anche dalla protezione offerta dalle colline circostanti, dalla probabile presenza di ampie foreste (ricordiamo che, a quei tempi, la famosa foresta di Lecce si estendeva per tutta la provincia, da Leuca sino oltre Brindisi) e dalla grande disponibilità di acqua, derivante da una importante falda sotterranea che ancora oggi è evidenziata dalla presenza di due importanti voragini carsiche (le vore) e dai molti pozzi scavati nella roccia sedimentaria che costituisce il sottosuolo di questi luoghi. In epoca feudale, Barbarano fu assegnato dal normanno Tancredi d'Altavilla a Lancilotto Capece, la cui famiglia tenne il feudo sino all'arrivo della casata angioina e, precisamente, sino alla fine del 1200. Successivamente, passò alla famiglia Dell'Antoglietta, di origini francesi, il cui capostipite era venuto in Italia al seguito degli angioini; Enrico Dell'Antoglietta diviene signore di Barbarano nel 1303 mentre Filippo Dell'Antoglietta diviene barone di Ruffano nel 1337 e di Barbarano. Le famiglie Dell'Antoglietta e D'Aquino si succedono alla proprietà del feudo di Barbarano sino al 1442, anno in cui Alfonso d'Aragona viene incoronato re di Napoli. Con gli Aragonesi torna nella proprietà del feudo la famiglia Capece, con Francesco Capece che nel 1442 diventa barone di Barbarano. Il feudo resta nelle mani di questa famiglia napoletana sino al 2 agosto 1806, anno in cui Napoleone Bonaparte promulga la legge di eversione della feudalità, legge che pone fine al feudalesimo nel regno di Napoli. Ad Annibale Francesco Capece si deve la costruzione del monumento più famoso di Barbarano: il complesso di Santa Maria di Leuca del Belvedere, meglio noto con il nome di Leuca Piccola, costruito per dare ospitalità ai tanti pellegrini che intraprendevano viaggi anche lunghissimi per giungere al santuario di Leuca. Il complesso, iniziato nel 1685 fu definitivamente completato nel 1709. Documento creato il 01/03/2011 (10:47)Ultima modifica del 01/03/2011 (10:47) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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