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Altri documentiPersone importantiProv. di Lecce
Parabita: notizie economiche(Testo gentilmente concesso a Japigia dal Dr. Cosimo Muci.)
Facente parte del polo economico arretrato dell'Italia, ancor oggi, ad un passo dall'unificazione politica ed economica dell'Europa, Parabita soffre la mancanza di processi di ristrutturazione e di innovazione tecnologica nei settori dell'agricoltura, dell'industria e dei servizi, causata dalla mancanza di una reale politica di riequilibrio tra zone ricche, dove ormai la disoccupazione è quasi inesistente, e zone povere. Con una superficie territoriale di 2.201 ettari, dei quali 2.129 di superficie agraria e forestale, Parabita ha un sistema di conduzione agricola basato soprattutto su oliveti, vigneti, patate ed ortofrutticoltura in generale, situazione che sottolinea i mali tipici del Salento: frazionamento della proprietà terriera tale da non permettere un impiego delle più moderne innovazioni tecnologiche; tradizioni nelle colture, forse incrementate dalla paura di perdere quel poco che si riesce oggi a guadagnare, e quindi impossibilità di sfruttare quelle che sono le richieste del mercato, richieste che vanno abbandonando quelli che erano i prodotti abituali, per prodotti più rispondenti alle esigenze dei consumatori; mancata utilizzazione della vera forma cooperativistica, accompagnata, ancora, dalla conduzione a colonia. In queste condizioni, in base al 120.mo censimento generale della popolazione del 25 ottobre 1981, su 2.965 persone attive, tra occupati (2.518) e disoccupati (447), 948, vale a dire il 32% dell'intera popolazione attiva, sono dedite all'agricoltura. Si è registrato, anche nel comune di Parabita, l'abbandono delle campagne soprattutto da parte delle nuove leve, dei giovani, disarmati dall'incertezza perenne di questo settore. La conseguenza di questo fenomeno è un riversamento verso la ricerca di impieghi in attività industriali e manifatturiere, favorito da un lato da una forte corrente di emigrazione verso le regioni settentrionali, tradizionalmente molto più industrializzate del Mezzogiorno, dall'altro, soprattutto nell'ultimo decennio, dal fiorire di piccole e piccolissime imprese manifatturiere (nel campo alimentare, del legno, tessile, e in particolar modo dell'abbigliamento) e di imprese edili. A riscontro di questo svuotamento del settore agricolo sta il fatto che un pari 32% dell'intera popolazione attiva è assorbito da questo settore. Inoltre, seguendo l'attuale tendenza a ricercare un impiego presso la Pubblica Amministrazione, si registra un elevato numero di giovani disoccupati forniti di un diploma di scuola superiore o di Laurea. Documento creato il 05/05/2004 (20:37)Ultima modifica del 11/03/2011 (19:24) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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Japigia di Paola Beatrice Arcano, Casarano (Lecce) Realizzazione siti Internet, Portali, Grafica computerizzata e servizi turistici. E' vietato il plagio, anche parziale, dei contenuti del sito. Per informazioni, contatti, suggerimenti: Contattateci! Copyright e info legge 62/01 - Privacy e Cookie Partita I.V.A 03471880752 - R.E.A. CCIAA Le/224124 |
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