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Altri documentiPersone importantiProv. di Lecce
Il Parco dei GuerrieriDi recente istituzione, il Parco dei Guerrieri è una vasta area protetta destinata alla tutela dell'importante area archeologica di Vaste. Il parco si estende dalla serra di Poggiardo, comprendendo l'area faunistica della Falca ed il bosco dei Marirossi (un'area boschiva tipica della macchia mediterranea fortunatamente ancora in gran parte integra), il Fondo Giuliano, sede di un'antica necropoli e di un tempio paleocristiano (siamo al IV secolo d.C.) e parte del pianoro tra la cripta dei Santi Stefani e le prime abitazioni della periferia di Poggiardo. E' un'area piacevolissima dove è possibile trascorrere ore di rinfrancante relax, tra ulivi millenari e piante tipiche della flora salentina, a stretto contatto con la storia più antica della nostra regione. Recentemente il parco si è dotato di una interessante struttura di accoglienza per i visitatori: dalla strada principale che costeggia l'abitato di Poggiardo, è possibile raggiungere la struttura polivalente che comprende ampi parcheggi, destinati ad auto e pullman, e sale destinate a mostre ed esposizioni. In particolare, le sale al primo piano sono state dotate della ricostruzione del prospetto dell'antico ipogeo delle cariatidi, una struttura sotterranea scoperta intorno al 1876 ed unica nel suo genere. L'Ipogeo delle Cariatidi, così chiamato per la presenza di quattro figure femminili che ne scandiscono la facciata principale, era una struttura funeraria del IV secolo a.C. provvista di due camere funerarie; l'ipogeo era completato da una scala di accesso a cielo aperto che permetteva di raggiungere agevolmente le aree destinate alle sepolture. Purtroppo, come spesso è successo per altri monumenti nel Salento, la struttura fu immediatamente smontata: le cariatidi ancora in buono stato di conservazione (tre delle quattro) furono trasportate presso il museo di Taranto e sono ancora lì conservate; la quarta, priva della testa e degli arti, è attualmente esposta presso il museo Sigismondo Castromediano a Lecce. Tuttavia la lungimiranza di alcuni volenterosi cittadini e delle amministrazioni che in questi ultimi anni si sono succedute ha permesso il miracolo: oggi i visitatori possono ammirare la ricostruzione dell'Ipogeo delle Cariatidi eseguita effettuando una scansione tridimensionale dei vari reperti conservati nei musei dei due capoluoghi pugliesi e, grazie agli studi eseguiti dall'Università del Salento si sta cercando di squarciare il velo del tempo e dell'oblio che, per millenni, ha nascosto la storia di questa bella parte del nostro Salento. Documento creato il 10/05/2011 (09:58)Ultima modifica del 10/05/2011 (09:58) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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