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Altri documentiPersone importantiProv. di Lecce
MonumentiPiazza Pisanelli, nel centro del paese, è una delle più belle del Salento: su questa piazza si affacciano il palazzo Gallone la chiesa di San Domenico, la Parrocchiale e altri palazzi signorili. Domina la piazza la statua di Giuseppe Pisanelli. Palazzo Gallone, la cui struttura originaria risale al XIII secolo, fu distrutto dai Turchi nel 1480 (al tempo del sacco di Otranto); successivamente, fu proprio la famiglia Gallone a ricostruirlo nel 1588. La Parrocchiale, in piazza Don Tonino Bello, a poca distanza da Palazzo Gallone, è in stile barocco ed è stata eretta nel 1770. Altri monumenti da visitare sono la Chiesa di San Domenico, costruita nel 1678, e la Chiesa di Sant'Angelo dalla facciata rinascimentale risalente al 1600. Una nota a parte merita la Chiesa della Madonna di Costantinopoli o Chiesa dei Diavoli, a pianta ottagonale, costruita intorno a XVII secolo, che una leggenda popolare vuole costruita in una sola notte da orde di diavoli per una scommessa fatta con il feudatario del luogo. Altri monumenti sono: L'abbazia Santa Maria del Mito del X secolo, la chiesa di S. Antonio del XVI secolo, la chiesa dedicata a Santa Lucia del XVII secolo, il santuario della Madonna di Loreto del XVIII secolo, la chiesa Nuova del XVII secolo, la chiesa del Crocefisso del XVII secolo, la Chiesa di Sant'Andrea del XIII secolo, la chiesa di Sant'Eufemia del XVII secololachiesa dedicata a S. Gaetano del XVI secolo, la chiesa della Madonna delle Grazie del XVIII secolo, la cappella di Sant'Anna del XVII secolo, la chiesa della Madonna della Pietà del XV secolo. La marinaSuggestiva è la Marina di Tricase con le sue spiagge, il suo porto, e le sue grotte, tra cui la più importante è la grotta Matrona. A Marina Serra c'è il Santuario dedicato alla Madonna dell'Assunta risalente al XVI secolo. Il patrono di Tricase è San Vito che si festeggia il 15 Maggio. La quercia ValloneaSimbolo di Tricase è la millenaria quercia Vallonea, che è possibile vedere sulla strada che, dal centro abitato, porta a Marina Serra. Narra la storia che, sotto le sue fronde, trovarono riparo ben cento cavalieri dell'esercito di Federico II. Un tempo, questo tipo di querce era diffuso in questi luoghi, a causa del loro utilizzo nella concia delle pelli, attività molto sviluppata in Tricase e dintorni. Documento creato il 18/08/2004 (12:56)Ultima modifica del 18/03/2011 (16:03) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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