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Santa Maria di Leuca è uno dei gioielli incastonati all'estremo lembo d'Italia, nel Salento, dove poeticamente e per convinzione turistica, si incontrano le acque dei mari Jonio ed Adriatico.

Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca

Estate... tempo di mare, di spiagge e di vacanza. In generale, è tempo di relax per dimenticare lo stress della vita di tutti i giorni e il Salento, con quasi 200 chilometri di coste che, annualmente, meritano premi per qualità e pulizia delle acque, è un'ottima terapia.

Il Salento è uno dei luoghi ideali per trascorrere una vacanza con tutta la famiglia. Il clima caldo, il mare e la particolare accoglienza familiare mette a disposizione anche dei più piccoli un servizio eccezionale.

Nei grandi centri o nei piccoli paesini la tradizione salentina colloca le famiglie in una posizione privilegiata: sono delle vere e proprie oasi per il tempo libero e il divertimento. Le possibilità offerte dal mare sono quasi illimitate: litorali sabbiosi attrezzati e puliti, mare cristallino, acque calde e tranquille dove è possibile immergersi in fondali incontaminati o esplorare il litorale a bordo di pescherecci restano per la famiglia delle esperienze uniche e indimenticabili.

Santa Maria di Leuca

In questo scenario Santa Maria di Leuca merita il primo posto: è uno dei gioielli incastonati all'estremo lembo d'Italia, nel Salento, dove poeticamente e per convinzione turistica, si incontrano le acque dei mari Jonio ed Adriatico.

A questo luogo è legata una delle leggende più belle e commoventi risalente al periodo dei Messapi, antichi abitanti del luogo.

La leggenda racconta che regina di questo posto da favola fosse una bellissima sirena dalla pelle bianca che si chiamava Leucàsia; con il suo canto attirava i marinai, ammaliandoli come facevano le sirene di Ulisse. Così, un giorno, il suo sguardo si posò su un pastorello di nome Meliso: tentò di sedurlo ma questi, restando fedele alla sua innamorata di nome Aristula, gli resistette.

Fu un grave affronto, questo, per Leucàsia tanto che un giorno, vedendo i due amanti abbracciati sugli scogli si vendicò scatenando con la coda una forte tempesta che li trascinò in mare e, sbattendoli più volte sugli scogli, li uccise scaraventandoli su due scogli, distanti l'uno dall'altra,in modo che nessuno potesse più riunire ciò che lei aveva separato.

Santa Maria di Leuca

Ma dall'alto del promontorio ov'era il tempio dedicato a Minerva, la dea vide tutto e, impietosita, trasformò i due corpi senza vita in due grandi rocce: Punta Meliso e Punta Ristola, donando loro l'eternità. Ora essi, pur non potendo più stare insieme ed abbracciarsi, abbracciano, insieme, quel tratto di mare che fronteggia la costa; anche Leucasia, la bianca sirena, per il rimorso, si trasformò in pietra, diventando la città bianca di Leuca.

Leuca è frazione del comune di Castrignano del Capo; è abitata anche durante i mesi invernali e meta dei turisti in ogni periodo dell'anno, grazie al famoso Santuario di Santa Maria di Leuca, noto come "Finibus Terrae".

Santa Maria di Leuca

Importante centro per la Cristianità, si narra che nel suo porto sia sbarcato l'Appostolo Pietro, diretto a Roma. San Pietro, secondo la storia che ci è stata tramandata, fece il suo primo discorso sul promontorio del Melisso, nei pressi di un antico tempio pagano. In quel luogo, ora, al centro del piazzale antistante il Santuario di Santa Maria di Leuca, è possibile ammirare una colonna, dedicata al Santo rifinita con fregi corinzi ed eretta nel 1694 da Filiberto D'Aragona, a ricordo del discorso del Primo Papa.

Il culto della Madonna di Leuca risale al IV secolo d.C. ed è sentito non solo in Italia e nel Salento ma in tutta Europa, tanto che molti sono gli storici che hanno trattato l'argomento.

Sin dal periodo paleocristiano (attorno al IV secolo d.C.) si parla di un grande miracolo che avrebbe salvato le genti di quei luoghi da un disastro; infatti, le cronache del tempo, e precisamente, del 365 d.C. narrano che un grande maremoto stava per abbattersi sul Capo di Leuca impaurendo al punto tale gli abitanti da costringerli, in gran numero, a chiedere aiuto alla Madonna che, con un miracolo, chetò le acque del mare: era il 13 Aprile del 365.

Questo evento segnò la nascita del culto della Madonna in questa parte d'Italia.

Tuttavia, secondo molti storici sembra che il culto per la Vergine sia nato nel mediterraneo orientale nelle tre forme della Madre di Dio, Vergine Protettrice e Vergine che intercede per far superare ai propri fedeli le difficoltà.

Le feste dedicate alla Madonna di Leuca si tengono in due periodi dell'anno: il 13 di Aprile, giorno del miracolo, ed il 15 di Agosto, giorno dell'Assunzione.

Nella festa del 13 di Aprile si svolge una processione penitenziale e, nel passato, tutti i fedeli ed il clero avevano l'obbligo di parteciparvi per ottenere la remissione dei peccati; la processione aveva dei percorsi obbligati all'interno dell'abitato della cittadina.

Tra i devoti alla Madonna, in quei tempi, vi erano moltissimi nobili, molti dei quali provenivano anche da regioni del centro e nord Italia.

Addirittura, si narra che, nel 1300, il re di Napoli, quale ringraziamento per uno scampato pericolo, ordinò un pellegrinaggio da Napoli a Leuca.

Tuttavia, la festa più bella e coinvolgente è quella del 15 di Agosto, caratterizzata da una processione delle barche in mare, lungo la costa, dove ognuno addobba il proprio natante con fiori e nastri. E' una manifestazione folcloristica dove si fondono il sacro ed il profano in una cornice ambientale tra le più belle e caratteristiche d'Italia.

Sin dagli inizi del 1800 Santa Maria di Leuca divenne luogo di villeggiatura e rinomato centro balneare, fu il periodo in cui furono costruite le splendide ville della cittadina e le "bagnarole", le piccole costruzioni in tufo calcareo che ancora oggi è possibile vedere lungo la costa; furono costruite per tutelare la privacy dei loro proprietari, ovvero avevano le stesse funzioni delle cabine dei moderni stabilimenti balneari.

Santa Maria di Leuca

Oggi gli abitanti locali amano fare il bagno al pontile, una piccola baia naturale all'ombra della strada litoranea che la sovrasta. La costa, salvo un breve tratto, è prevalentemente rocciosa ed il mare profondo. Pur invitante nei giorni di bonaccia diventa spaventoso nei giorni di forte moto ondoso e portatore di sciagure che, nei secoli, hanno reso il mare di Leuca uno dei più temuti della nostra provincia. E' anche importante porto peschereccio e da diporto, con natanti anche di grandi dimensioni; recenti investimenti lo hanno ingrandito e reso più sicuro.

Particolarmente suggestivo è il territorio intercalato da magnifiche grotte naturali e baie sabbiose.

Appena fuori l'abitato, sulla strada che porta da Leuca a Gallipoli si trovano le grotte del Diavolo e Porcinara.

La prima è accessibile sia dal mare che dalla strada, mediante un accesso che, con un dislivello di diversi metri, porta in riva al mare, alla base della scogliera.

La caverna è profonda una trentina di metri ed alta 15: in essa diverse campagne di scavi hanno riportato alla luce resti di un insediamento umano dell'età della pietra.

La grotta Porcinara, situata ad un centinaio di metri da punta Ristola, è invece interessante per le numerose incisioni risalenti ai primi Cristiani.

A poca distanza da Santa Maria di Leuca si trovano i litorali sabbiosi più belli del Salento tanto da essere soprannominati le Maldive del Salento.

Documento creato il 20/11/2011 (11:24)
Ultima modifica del 20/11/2011 (13:59)
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