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Il passaggio di Matino nelle mani di Giovanni Di Tillio non fu affatto gradito alla popolazione, tanto da inscenare violente proteste contro il feudatario angioino

Le Fotorassegne!

Gli Angioini a Matino

L'avvento degli Angioini

(Testo gentilmente concesso a Japigia dalla D.ssa L. Bove)

matino vicoloAnni più tardi, nelle lotte che si accesero con l'avvento degli Angiomi, emersero due grandi figure matinesi, militanti nel partito svevo: Gervasio e il figlio Glicerio, discendenti dei De Persona.
Notizie brevi, frammentarie, ma importanti, ci forniscono su Matino i registri Angioini durante il regime di Carlo I e Luigi I d'Angiò.
Il passaggio del paese nelle mani del nuovo padrone Giovanni Di Tillio non fu affatto gradito alla nostra popolazione, che inscenò violente proteste contro il feudatario angioino, prima rifiutandosi di versare il proprio contributo per il mantenimento dell'esercito e poi decidendo di abbandonare addirittura la propria residenza.

matino, la piazzaNel 1285, con la morte di Carlo I d'Angiò, i discendenti della nobile famiglia De Persona poterono ottenere la restituzione del feudo di Matino.

Lo Schivani assicura che i De Persona conservarono il possesso di Matino quasi ininterrottamente fino agli inizi del Cinquecento, quando, per il matrimonio di Fulvia, tale possesso fu legato alla nobile famiglia Del Tufo.

Questa famiglia, con i suoi discendenti, continuò, anche sotto il dominio dei Borboni, a governare il feudo di Matino facendosi protagonista, per motivi di ordine fiscale, di accese dispute con l'Università, che spesso interessavano anche la popolazione.

Documento creato il 09/08/2004 (10:46)
Ultima modifica del 16/03/2011 (13:36)
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