INFORMATIVA: Questo sito utilizza solo cookie tecnici per migliorare l'uso dei servizi da parte dei suoi utenti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
   
 

Martedì
19 Mar 2024

San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria

Luna: 2 gg dopo
Primo Quarto

I funghi e le promesse della gente - spuntano sempre molto facilmente
Meteo nel Salento: temp. 13 °C, Umid. rel. 67%, Scirocco (6.69 m/s, Vento moderato), press. 1003 hPa
 
 Home » I Comuni » Matino » I monaci Basiliani
Contatta Japigia.comJapigia e' su facebook: clicca mi piaceSegui Japigia su TwitterRSSNews FeederCerca sul Circuito Japigia

I monaci Basiliani

L'antico monastero di S. Eleuterio

matino, la cripta di sant eleuterio

A circa tre chilometri dal centro di Matino, verso nord, quasi sul confine tra i comuni di Matino, Collepasso e Parabita, su un'altura chiamata Monte Sant'Eleuterio è possibile scorgere ciò che resta di un antico e grande convento dei monaci Basiliani.

Oggi non è rimasto niente del passato, ma si puo ancora visitare la Grotta scavata nella roccia (nella foto) in cui si possono intravedere dei graffiti; dalla Collina inotre si può ammirare il suggestivo panorama.

I basiliani

matino, quercia sulla collinaSappiamo, per certo, che i monaci seguaci della regola di San Basilio si diffusero in tutto il Salento a partire dal IX secolo d.C. a causa delle persecuzioni operate dagli imperatori iconoclasti in tutto l'oriente. I monaci, per salvarsi, passarono nel Salento dal Canale d'Otranto, trovando fra popolazione della nostra penisola una buona accoglienza.

Ben presto costruirono tre grandi monasteri: l'Abbazia di S. Maria delle Cerrate, a nord fra le città di Lecce e Brindisi, il monastero di San Nicola di Casòle a Otranto e quello di San Mauro nei pressi di Gallipoli.

Chiaramente a questi grossi centri della cultura Basiliana si affiancavano un certo numero di chiesette e conventi dove pochi monaci seguivano, in ritiro spirituale, le regole del Santo.

Si trattava di piccole costruzioni, affiancate ad una chiesetta che, spesso era ricavata da scavi nella roccia tufacea o anfratti naturali (come la cripta del Crocefisso a Casarano).

Questi piccoli luoghi di culto contribuirono, nei primi anni dopo il mille a diffondere, in modo molto massiccio, la religione ed il rito greco nel Salento.

Documento creato il 17/08/2004 (09:47)
Ultima modifica del 18/03/2011 (16:02)
No al ritorno del nucleare!
Japigia di Paola Beatrice Arcano, Casarano (Lecce)
Realizzazione siti Internet, Portali, Grafica computerizzata e servizi turistici.
E' vietato il plagio, anche parziale, dei contenuti del sito.
Per informazioni, contatti, suggerimenti: Contattateci!
Copyright e info legge 62/01 - Privacy e Cookie
Partita I.V.A 03471880752 - R.E.A. CCIAA Le/224124