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Altri documentiPersone importantiProv. di Lecce
Una Torre / non TorreOtranto, nella campagna ai lati della strada che, dalla periferia del paese conduce al colle della Minerva, tristemente famoso per l'eccidio degli 800 Martiri idruntini, è possibile imbattersi in un monumento a dir poco singolare: Torrepinta. Il nome, tuttavia, può trarre in inganno: non si tratta, infatti, di una delle tante maestose torri poste a difesa del territorio ma, piuttosto, di un coronamento di tufi con forma circolare che nasconde un segreto... Il segreto è una struttura ipogea scavata nella tenera roccia sedimentaria di forma circolare di cui la torre costituisce il naturale prolungamento verso l'alto; la camera, di forma circolare con le pareti incavate, è raggiungibile dalla base della collinetta sulla cui sommità sorge la torre mediante una galleria lunga una ventina di passi. Le pareti della camera principale e della galleria sono ricoperte da piccole urne, in genere poco profonde che contribuiscono a dare alla struttura un aspetto ancora più misterioso. Di cosa si tratta?In effetti se di mistero si deve parlare, basta chiedersi quando è stata costruita e a che cosa poteva servire. La sua struttura circolare e le cavità scavate all'interno, lasciano immaginare che si tratta di una torre colombaia. I colombi, cibo prezioso sino ai nostri giorni, costituivano uno degli allevamenti più semplici e proficui. Molte, infatti, sono le torri colombaie che affiancano molte masserie fortificate nelle vaste campagne salentine. Esse sono state costruite prevalentemente nel rinascimento ma Torrepinta è molto più antica. Probabile origine messapicaMolti studiosi ipotizzano che siano stati i Messapi, antica popolazione del Salento, ad aver costruito la struttura principale cui, con molta probabilità, è stata aggiunta la torre superiore. Non si conosce molto, purtroppo, degli usi e dei costumi di questo antico popolo che, purtroppo, ha lasciato poche tracce scritte. Alcuni ipotizzano che il luogo fosse destinato al culto altri immaginano Torrepinta come un luogo destinato a contenere le ceneri dei defunti: le cavità nelle pareti, infatti, potrebbero essere state delle urne cinerarie. La colomba, animale sacroMa ci potrebbe essere un'altra spiegazione. Secondo le storie giunte sino a noi grazie agli scritti di Erodoto, una colomba nera, volata via da Tebe, in Egitto, sarebbe giunta a Dodona, antica città della Grecia settentrionale. L'animale, poggiatosi su una quercia, avrebbe rivolto a tutti gli abitanti l'invito di costruire un oracolo da cui la voce di Zeus si sarebbe fatta sentire. Gli abitanti seguirono quanto riferito dalla colomba e ben presto costruirono uno degli oracoli più conosciuto dell'antichità dedicato a Zeus e la colomba ne divenne il simbolo; la cura del tempio era affidata alle sacerdotesse che prendevano il nome di Peleiai che, in greco, significa appunto colombe. Il Salento, ma soprattutto Otranto, sono molto vicino alla Grecia settentrionale: Dodona potrebbe essere più vicina di quanto si possa ritenere. Potrebbe anche trattarsi di ciò che resta di un tempio dedicato a Zeus dove Torrepinta, ed anche altre strutture simili, erano destinate a dare alloggio all'animale a lui caro. Documento creato il 16/01/2007 (13:08)Ultima modifica del 17/03/2011 (11:24) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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