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Altri documentiPersone importantiProv. di Lecce
Trekking alla Serra di AliminiQuello alla Serra di Alimini è stato l'ultimo appuntamento col trekking e le escursioni nel Salento organizzato da Avanguardie per chiudere in bellezza il periodo 2005-2006. Dopo un inverno molto piovoso e spesso con i fine settimana all'insegna del brutto tempo, finalmente, la bella stagione si annuncia in tutto il suo splendore. Sin dalle prime ore della mattina le pinete intorno alle spiagge dei Laghi Alimini, in quel di Otranto, brulicavano di bagnanti e già i primi stabilimenti balneari facevano le grandi prove di avvio della nuova stagione. Il percorsoIl percorso, studiato da Salvatore Inguscio, ci avrebbe portato dalla spiaggia alla pineta e, dopo averla attraversata in tutta la sua bellezza, di nuovo alla spiaggia. L'area, oggi con alti alberi di pino di Aleppo, piantumati sul finire della seconda guerra mondiale, comprende le dune che separano l'entroterra dalle lunghe spiagge degli Alimini; chilometri e chilometri di sabbia, dune e alberi che rendono estremamente piacevole l'escursione. Il sottobosco è costituito dalla tipica macchia mediterranea, fatta di lentisco, mirto e cespugli di quercia; un tempo era proprio questo il tratto caratteristico del paesaggio: una fitta foresta di lecci e querce che si estendeva da Otranto sino alle porte di Lecce e, da qui, sino a Brindisi. Un ambiente unico, del quale rimane una pallida traccia di quell'antico splendore solo in alcune aree protette: il Bosco di Rauccio, in agro di Lecce, le Cesine, in agro di Vernole e l'area protetta di Torre Guaceto in quel di Brindisi. Purtroppo è ben poco rispetto a quello che fu: oggi l'urbanizzazione selvaggia, l'abusivismo e lo sfruttamento selvaggio della natura rischia di far definitivamente collassare questo ambiente unico ed irripetibile; probabilmente chi verrà dopo di noi erediterà solo i nostri rifiuti e i nastri d'asfalto che avremo, in gran numero, costruito. La spiaggiaAl di là delle dune alberate, la vista del mare e delle spiagge degli Alimini ripaga dalla fatica della camminata. Il lido è ampio, con ampie aree libere interrotte dai recinti degli stabilimenti balneari che qui, in questi ultimi anni, stan nascendo in gran numero. In molti punti la spiaggia di assottiglia, a causa dell'innalzamento del livello del mare e, in alcuni punti, molte dune sono state intaccate. Lunghe aree di sabbia nera, portata qui dalle correnti e proveniente dal fiume Ofanto, segnano ampie aree di spiaggia; non si tratta di inquinamento, ma di sedimenti di origine vulcanica che, trasportati dal fiume durante il suo corso e rilasciati alla foce nei pressi di Barletta, per uno strano gioco di correnti, giungono in questa parte della Puglia meridionale e, addirittura, sino a Leuca. Torre FiumicelliL'importanza di questi luoghi, da sempre meta di pirati, saraceni e vandali d'ogni tipo, era nota anche nel passato; dopo l'invasione di Otranto del 1480 e la conseguente liberazione avvenuta l'anno successivo, ci si rese conto che era indispensabile proteggere il territorio con un gran numero di torri che, costruite lungo la costa ed in contatto visivo una con l'altra, permettessero di identificare, per tempo, qualsiasi pericolo proveniente dal mare. E così, dopo alcuni chilometri di spiaggia, ecco il rudere della Torre Fiumicelli. Costruita con regolari blocchi di arenaria, completamente abbandonata, è una struttura quadrata che si appoggia ad una grande duna, quasi fosse il bastione di un castello puntato verso il mare. Fu costruita dopo il 1582 dal costruttore Leccese Martino Cayzza, che ebbe l'incarico dal governatore di Terra d'Otranto Ferdinando Caracciolo, a seguito di una regolare gara d'appalto. La torre, che doveva sorvegliare questo ampio tratto di costa, fu costruita, secondo i documenti del tempo, su una duna a cinque metri sul livello del mare; purtroppo, questo, oggi non è più vero: la torre è sul livello del mare ed a pochissimi metri da questo: segno evidente che, in poco più di 500 anni il mare, innalzandosi di livello, ha rosicchiato gran parte di questo stupendo territorio costiero. Documento creato il 29/10/2006 (18:48)Ultima modifica del 29/10/2006 (18:48)
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