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I diversi feudatariCosì, nelle prime decadi della seconda metà del XIII secolo, Scorrano fu ceduta, come bottino di guerra, ai partigiani di Carlo D'Angiò il quale come già accennato, fece impiccare due baroni svevi di fede ghibellina. Nel 1291 fu assegnata a Pietro de Noha, nel 1319 passò ai Del Balzo. A metà del 1400 fu venduta da Re Ladislao a Buzio de'Tolomei. Un secolo più tardi fu sotto il dominio dei Gonzaga di Mantova i quali, nelle vesti di principi di Molfetta, di lì a poco la cedettero insieme alla intera Contea di Alessano. Sempre nel cinquecento, Scorrano divenne di proprietà dei Brayda e nel 1610 dei Maramonte. Fu infeudata, in seguito, ai Trani, ai Milazzo e finalmente il 18 agosto 1686 venne acquistata per 22.000 ducati dalla famiglia Frisari che terrà Scorrano, col titolo ducale e gravandola di forti tributi, fino alla abolizione della feudalità. Questo piccolo centro fu, in qualche occasione, anche oggetto di attenzione e interesse da parte di qualche autorevole personaggio del passato. Infatti, si dice che nel 1463 sia stato visitato dal Re Ferrante d'Aragona e nel 1549, certamente, da Bona Sforza, futura regina di Polonia. (Testo gentilmente concesso a Japigia dal Dr. Luigi Adamuccio.) Documento creato il 11/08/2004 (13:30)Ultima modifica del 16/03/2011 (13:37)
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