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Un visitatore illustre: Cosimo De Giorgi
Fu così che nell'aprile del 1885 Cosimo De Giorgi venne a Casarano per visitare e descrivere la cittadina, così come questa si presentava in quella primavera di quasi 120 anni fa. Il testo è tratto, integralmente dal II volume dei famosi "Bozzetti", edito per i tipi dell'Editore Giuseppe Spacciante di Lecce. Ecco cosa ci racconta Cosimo de Giorgi. Dalla visita di De Giorgi a CasaranoLa vita di Casarano si esplica tutta nella campagna, nelle industrie agricole, nel commercio. L'agricoltura qui è fiorentissima, e le industrie agricole più rilevanti sono quelle dell'olio e del vino. Tanto l'ulivo che la vite occupano le spalle e l'altipiano della serra e si distendono nella vallata di Taviano, nella contrada Paduli. Non v'è più un palmo di terreno macchioso in tutto il suo vasto territorio, che si estende fin quasi a Collepasso e Supersano. Sei vie carrozzabili congiungono questo paese a Matino, a Melissano e Racale, a Ruffano, a Ugento, a Maglie ed a Taurisano. Un grande impulso all'agricoltura e all'industria lo hanno dato in questi ultimi anni i signori G. Oronzo Pio e Luigi Capozza, introducendo tutti i progressi della moderna meccanica nei loro opifici per la fabbricazione del vino, dell'olio, dell'alcool e del cremor di tartaro (un sale dell'acido tartarico e anticamente era usato, insieme al bicarbonato, per far lievitare i dolci casalinghi [N.d.R]). Sono dei grandiosi stabilimenti e tra i primi di questa provincia. Casarano è uno dei più importanti e dei più civili paesi del Capo di Leuca. Ha il suo mercato settimanale ogni martedì e la sua fiera di San Giovanni nella terza domenica di Maggio, ed un'altra nell'ottobre; e sono tra le più notevoli del circondario di Gallipoli. Ha il suo nuovo palazzo municipale che è di una brutta architettura del medio evo. Ha le sue scuole, l'ufficio postale e telegrafico, la banda musicale, un ospedale ed altri stabilimenti di beneficenza. Un po' più di slancio e diverrà una città fra le più importanti della penisola salentina. Bacco è destinato a far questo miracolo; ed io lo affretto coi miei voti! Le cose cambiano!
La contrada Paduli, fertile e ricca di vigneti, non fa più parte dell'agro casaranese da quando Melissano, sua frazione, è diventata comune autonomo nel 1923. A parte qualche frantoio, l'agricoltura non traina più il paese ma anche l'industria, purtroppo, in questi tempi di vacche magre, arranca non poco! Nel secondo dopoguerra le cose sono cambiate e la cittadina è cresciuta; in questi ultimi anni, purtroppo, sembra essersi ripiegata su se stessa, quasi a contemplare i successi del passato che, certamente, non è stato Bacco a realizzare. Resta solo la speranza che il nuovo millennio le permetta di crescere ancora una volta! Documento creato il 13/05/2004 (13:00)Ultima modifica del 18/03/2011 (15:48)
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