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Colline di Casarano: la CampanaCasarano giace sulle lievi alture delle Murge Salentine, mediamente, a 100 metri sul livello del mare. Non è certamente una grande altezza, ma in confronto al livello medio delle alture salentine, è di tutto rispetto. Mentre a sud e ad ovest si aprono fertili campagne pianeggianti, a nord e ad est si avvicendano, rispettivamente, le colline di Matino e la ben famosa collina della Madonna della Campana. Casarano è particolarmente affezionato a questa collina, sia per la festa della Madonna cui è dedicata, grazie alla presenza di una chiesetta del seicento che domina, e protegge, l'intero paese, sia per la natura piuttosto selvaggia del luogo. Le pareti sono quasi scoscese passando dai 100 metri delle campagne in basso ai 160 del piazzale del belvedere di fronte la chiesetta. Da qui si può godere uno dei più bei panorami del Salento: uno sguardo incredibile sulle campagne sino al Mare Ionio! Due passi sulla collinaL'obbiettivo è goderci un po' dei panorami offerti dal crinale della collina. Lasciata la macchina nei pressi della chiesetta, procederemo a piedi tra le campagne sino a raggiungere il confine del comune di Casarano con Ruffano che, dalla chiesetta, dista circa un chilometro e mezzo. Purtroppo, gli ultimi anni per questi luoghi sono stati all'insegna dell'urbanizzazione; le campagne della collina, per l'aria particolarmente salubre e per il panorama eccezionale, sono state letteralmente prese d'assalto. Chi ha potuto, ha costruito qui la propria casa o la seconda casa per passarci le vacanze, senza allontanarsi molto dal paese. Il sorgere di abitazioni e recinti rende particolarmente difficile seguire il crinale della collina: le uniche alternative sono le stradine dell'interno o la macchia, difficile da attraversare che ancora regna sul costone roccioso. Dopo un breve tratto, seguiamo la strada verso l'interno, superando un gruppo di case passando attraverso campagne che ancora non sono state recintate. In breve siamo dall'altro lato della collinetta, lungo la strada che congiunge la vecchia Masseria Campana (o quello che ne rimane) con la Masseria Manfìo, in agro di Ruffano. Si tratta di una vecchissima strada non più larga di due metri che il progresso ha voluto asfaltare; si prosegue lievemente in salita quando, finalmente, finiti i recinti, la campagna si può attraversare, per giungere, nuovamente, sul crinale. Qui la campagna diventa più selvaggia e, al posto degli ulivi, si torna a vedere ciò che resta di quell'antico bosco di macchia, lecci e querce spinose che, in un tempo lontano, copriva questi rilievi. Il crinale della collina, veramente a strapiombo, è protetto da un muro a secco nascosto da un piccolo boschetto. Qua e là, delle radure aperte probabilmente dai cacciatori, permettono di dare uno sguardo all'ambiente sottostante: un panorama da mozzare il fiato! Purtroppo, il terreno disseminato di cartucce, ci induce a pensare che l'inquinamento da piombo deve essere sensibile: centinaia di bossoli colorati fanno bella mostra di se tra il verde dei cespugli e gli accesi colori dei fiori, sbocciati al caldo della primavera. Siamo a circa 170 metri sul livello del mare; sotto di noi le case della contrada Sant'Anna, sulla via che, da Casarano, conduce a Taurisano. Nel raggio di 800 metri, invisibili perché nascosti dagli alberi, ci sono il Manfìo, località di residenza estiva di tanti casaranesi e la grotta del Crocefisso, antico cenobio basiliano poco fuori dall'agro di Casarano. Documento creato il 06/05/2007 (17:00)Ultima modifica del 12/10/2011 (18:24) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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