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la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza o delle Alcantarine a Lecce, nei pressi della monumentale Porta Napoli è stata colpita da un fulmine; ingenti i danni al tetto, alla facciata ed all'interno tanto da mandare in frantumi il vetro della teca con la statua del bambinello. Altri documentiLe Fotorassegne!Persone importantiProv. di Lecce
Un fulmine ha colpito la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza o delle Alcantarine a LecceIn questi ultimi giorni di metà giugno, che dovrebbero preannunciare l'estate, si stanno verificando fenomeni atmosferici particolarmente violenti: acquazzoni, grandine e fulmini non risparmiano niente e nessuno. Ultima vittima del maltempo è stata la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza o delle Alcantarine a Lecce, nei pressi della monumentale Porta Napoli: ingenti i danni provocati dal fulmine che, la scorsa notte, ha colpito la croce di ferro posta in cima alla facciata della chiesa, provocando danni al tetto, alla stessa facciata ed all'interno tanto da mandare in frantumi il vetro della teca con la statua del bambinello. La chiesa fu costruita per volontà Giuseppe Agrisani marchese di Torchiarolo all'inizio del 1700 su progetto di Giuseppe Cino, a sua volta allievo del ben noto Giuseppe Zimbalo, e modificato successivamente da Mauro Manieri nella prima metà del 1700. Dopo la soppressione degli ordini religiosi nel 1805 fu affidata alla Confraternita di Santa Maria della Provvidenza e l'annesso monastero delle Alcantarine fu demolito. La facciata, in stile barocco, si suddivide in tre ordini. Nelle nicchie trovano posto le statue in pietra di San Francesco, gli Arcangeli Michele e Raffaele e Sant'Antonio, più in alto, nel secondo ordine, si vedono le statue di San Pietro d'Alcantara e San Pasquale Baylon. L'interno è a navata unica, con a lato tre piccole cappelle. Particolarmente bella la statua in cartapesta che raffigura la Madonna della Provvidenza, detta "delle ciliegie" e la statua di Sant'Antonio; di particolare interesse artistico anche le tele di cui alcune attribuite a Oronzo Tiso. I danni, quantificati nelle ultime ore, ammonterebbero a duecentomila euro e grande è lo sgomento della confraternita che non nasconde le difficoltà a disporre di una simile cifra. Attualmente sono intervenuti i vigili del fuoco che, dopo aver constatato la situazione, hanno provveduto a transennare la chiesa ed a proibirne l'accesso per evidenti problemi di staticità. È veramente un duro colpo inferto alla città di Lecce: in periodo di crisi e con le difficoltà che sussistono nei bilanci degli enti pubblici, quando potremmo di nuovo vedere questo splendido monumento del barocco leccese ritornare al suo passato splendore? Documento creato il 17/06/2014 (13:40)Ultima modifica del 17/06/2014 (14:20) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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