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Sagra a Depressa

17 agosto 2012

Non è una sagra. E' la Sagra ... una festa attesa un anno. Perché non è un gruppo di persone che prepara e opera ma una intera comunità, tutti i cittadini di Depressa che si trasformano in artigiani del gusto e dei sapori.

E' questo lo spirito che anima i volontari della Parrocchia e che li vede instancabili lavoratori spinti da una forte motivazione alla base: costruire un oratorio che sia “casa” per bambini, giovani e anziani della comunità. Dal 29 giugno 2008, posa della prima pietra, grazie agli introiti delle precedenti edizioni e al contributo della CEI, quel sogno si è concretizzato. Le mura di questa bellissima struttura oggi raccontano di sacrifici e notti insonni delle nostre massaie e di tutti gli abitanti di questo piccolo paese.

Da allora tanto è stato fatto e tanto rimane ancora da fare. Ecco perché l'incasso della serata continuerà ad essere devoluto per il completamento dell'edificio. E pensare che si diceva fosse follia immaginare di costruire un oratorio con una sagra. Ed invece quella follia è divenuta una piacevole sorpresa, una bella realtà.

Come realtà è trasformare per un giorno piazza Duca di Salve in un ristorante sotto le stelle dove vengono a mescolarsi profumi, sapori, suoni ed odori: pezzetti di cavallo, paseddhi e pasuli alla pignata, servole, salsiccia, pittule, patatine, paparina e foje reste, contorni da vecchie ricette salentine, frutta di stagione, dolci della tradizione, spumoni, limoncello e caffè tutto da gustare al ritmo tambureggiante della pizzica.

Ma il piatto principe, che ha dato nome alla manifestazione, è la pasta fatta a casa. Orecchiette, sagne torte e minchiareddi serviti, con la dolcezza delle nostre operatrici, in varie salse con pomodori, ricotta scante, cime di rape, e ancora massa e ciceri per accontentare i palati più fini e quelli più golosi.

Ma, nell'esperienza ormai più che decennale, ciò che ha decretato il successo di questa sagra, punto di riferimento per tutto il Sud Salento, è l'accoglienza; perché ognuno degli avventori non è considerato un turista o un locale ma un ospite, un amico. E questo si può percepire dinanzi ad ogni singolo stand da quello dell'infopoint a quello della dimostrazione dove si può toccare con mano la complicità che si viene a creare tra le nostre massaie, che preparano sul momento la pasta fatta a casa, e le nostre ospiti, alle quali vengono svelati piccoli segreti per la realizzazione della “preziosa” e genuina pietanza. E ancora tante sorprese per grandi e piccini nel corso della serata.

E allora non perdete tempo... il 17 agosto tutti a Depressa per la Sagra de la pasta fatta a casa-sapori antichi con inizio alle ore 20… perché chi viene, chissà perché, ci ritorna. Buon divertimento.

Documento creato il 06/08/2012 (19:32)
Ultima modifica del 04/09/2012 (09:34)

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