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Truffe on-lineA Lecce, la nuova frontiera delle truffe corre via mail e per via telematica: i cittadini si rivolgono allo "Sportello dei Diritti" Lo "Sportello dei Diritti" della Provincia di Lecce la cui delega è stata assegnata all’assessore al Mediterraneo CARLO MADARO, riceve quotidianamente segnalazioni di cittadini salentini truffati o sottoposti a tentativi di truffa. Questa volta un nuovo allarme riguarda le truffe effettuate per via telematica e l’ennesima beffa coinvolge gli utenti che utilizzano il web in quanto titolari di un indirizzo di posta elettronica ed in particolare i Pc che hanno al loro interno un modem/fax tradizionale (56 kb/s). Il tutto avviene tramite posta elettronica o semplicemente navigando sul web: basta che nel Pc si installi occultamente un "programmino" del quale non si è neanche a conoscenza, un cosiddetto "DIALER" ed il gioco e fatto. Il dialer farà partire delle chiamate dal modem analogico verso numeri a tariffazione speciale sempre occultamente. Spesso non è sufficiente neanche adottare tutte le precauzioni di circostanza per evitare questi inconvenienti, in particolare l’autodisabilitazione prevista da un’apposita clausola contrattuale TELECOM, verso chiamate del tipo 144, 166, ecc., antivirus di vario tipo, antispyware, programmi che servono a rintracciare eventuali minacce esterne al pc. Gli ignari utenti venivano a conoscenza della anomalia solo a seguito di messaggi automatici dei gestori telefonici che segnalavano traffici telefonici esorbitanti. La soluzione immediata era quella di inoltrare regolare istanza al loro gestore, chiedendo lo sgravio delle suddette somme, trattandosi, ovviamente, di telefonate mai effettuate che evidentemente erano dovute all’intrusione di un dialer sulla linea telefonica per le connessioni Internet. Nonostante ciò nella gran parte dei casi gli operatori telefonici ritenendo regolari gli addebiti contestati, hanno addirittura invitato gli utenti, per evitare altre truffe, a dotarsi del servizio di autodisabilitazione con codice personale, servizio che, per esempio, la Telecom fornisce a pagamento, visto che a differenza che per le telefonate che iniziano con 144,166.709, 899, per le si richiede la disabilitazione gratuita, per le numerazioni che iniziano con 892 non è possibile procedere analogamente. Il costo del servizio di autodisabilitazione prevede un contributo di attivazione pari a 13,63 euro e un costo di abbonamento mensile di 2,17 euro. L’unico modo, al momento, per sottrarsi alle truffe generate dalla concessione delle nuove numerazioni non geografiche dell’892. Una vera e propria beffa ai danni degli utenti. Lo "Sportello" ritiene necessario che della questione sia cointeressati la Procura della Repubblica, il Garante delle telecomunicazioni e la Polizia postale, perché venga fatta luce su questa oscura vicenda. Allo stesso tempo il legislatore deve intervenire per regolamentare con prescrizioni più stringenti un settore che è già da tempo nel caos. L’altra truffa segnalata è perpetrata con avvisi che riguardano il pagamento di fantomatiche multe o altri versamenti: si moltiplicano i casi di cittadini contattati con una e-mail che invita a mettersi in contatto con un numero di telefono di uno studio legale o servizio di riscossione, tutti messaggi assolutamente verosimili che possono trarre in inganno. Un misterioso studio legale scrive a cittadini scelti a caso invitandoli a pagare oppure a contattare un numero di telefono, che poi si scopre essere a pagamento, un "899" da oltre un euro a minuto. E chi ci cade regala soldi al fantomatico studio legale, certamente inesistente. Questo tipo di messaggi nasconde solo una tentata truffa. Ma le modalità della mail col trucco sono molteplici ed in via di espansione e diffusione. Il consiglio immediato è questo: se si riceve una mail con richieste di pagamento la si deve ignorare e non telefonare al numero indicato, non fornendo in nessun caso i dati personali se non si ha la certezza di conoscere il mittente. La "Sportello dei Diritti" mette in guardia i cittadini invitandoli a prestare attenzione nell’utilizzo del web e a segnalare nel più breve tempo possibile ogni episodio penalmente rilevante al fine di poter perseguire più efficacemente i colpevoli. Lecce, 17 dicembre 2006 L'Assessore al "Mediterraneo" con delega allo "Sportello dei Diritti" Carlo Madaro Documento creato il 18/12/2006 (16:38)Ultima modifica del 18/12/2006 (16:38)
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