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Il porto: breve storia

Gallipoli ed il mare

gallipoli, il porticciolo di fronte alla chiesa del canneto

Parliamo di Gallipoli, la "Perla dello Jonio" una città quasi sospesa tra l'entroterra ed il mare, protesa verso l’istmo che divide in due il suo porto, del quale è quasi inutile sottolinearne l’importanza per la vita stessa della cittadina.

Non è stato sempre lì…

Molti studiosi di storia patria presumono che il porto di Gallipoli in tempi antichissimi si trovasse in un altro luogo, diverso da quello attuale.

Nel 1484 Gallipoli fu conquistata, a caro prezzo, dai veneziani. A quel tempo, il porto era una semplice rada destinata al riparo di piccole imbarcazioni. Furono proprio i veneti a rendersi conto che un porto avrebbe favorito gli scambi commerciali e ne iniziarono la costruzione.

Purtroppo, in seguito a vicissitudini feudali, Gallipoli passò agli aragonesi che, comunque, continuarono l’opera iniziata da veneziani senza, tuttavia, riuscire a completarla.

Intanto Gallipoli, pur non disponendo ancora di un porto adeguato, cominciava a diventare una delle mete più privilegiate del Salento, un luogo ideale per il commercio, in particolare di olio e di vino.

Fu proprio in considerazione del continuo afflusso di navi e battelli che, nel XVI secolo, fu fatta istanza a re Ferdinando di Borbone per la costruzione e l'ampliamento del porto; fortunatamente, l'istanza fu accolta.

gallipoli porto

Pur con molti problemi, il traffico nel porto gallipolino divenne fiorentissimo anche se, alla fine del '600 il porto era ancora incompleto. Tra le altre cose, fu proprio in questo periodo che fu tracciata la strada tra Maglie e Gallipoli, diritta come un fuso che, nota oggi con il nome di "Statale 101", è una importante e moderna arteria di traffico.

Bisognerà, però, attendere il 1850 per avere il miglioramento di quello che, nel tempo, era diventato il primo porto dell'area Ionica salentina.

Dopo le opere di ristrutturazione avvenute negli anni 80 del secolo scorso il porto gallipolino occupa una superficie di 80.000 metri quadrati ed è in grado di ospitare anche natanti di grandi dimensioni. Tuttavia, tarda a riscattarsi: mancano rotte turistiche interessanti verso gli altri porti dell’area Ionica o battelli veloci che possono collegare il basso Salento con Calabria e Sicilia o, addirittura, altri importanti porti dell’area mediterranea. Questo costringe Gallipoli ad una timida presenza marittima, limitata al diporto ed all'attracco di piccole imbarcazioni pescherecce.

Documento creato il 31/12/2004 (19:11)
Ultima modifica del 07/03/2011 (17:51)
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