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Breve itinerario turistico culturale nella città vecchia di Gallipoli, passeggiando sulle antiche mura fino ad arrivare alla cattedrale e alla fontana antica. Altri documentiLe Fotorassegne!Persone importantiProv. di Lecce
Visita a GallipoliSoprannominata “Perla dello Ionio” per la sua piacevole posizione sul mare nella baia che da lei prende il nome, Gallipoli è facilmente raggiungibile grazie a comode e scorrevoli strade. Attraversiamo, quindi, il centro moderno e raggiungiamo il porto da cui, grazie alla scaletta che si arrampica sull'antica torre dedicata a San Giorgio, raggiungiamo la città vecchia. Da lontano, la sagoma del faro dell'isola di Sant'Andrea sorveglia la cittadina. Costruito nel 1866 nella parte meridionale dell'isolotto, è alto quasi 45 metri e la sua luce si scorge da Taranto a Leuca. Percorrendo la strada sulle antiche mura, è possibile giungere all'unico lido sabbioso della città vecchia: il Seno della Purità. Prende il nome dall'omonima chiesetta confraternale, caratterizzata dal bianco della facciata interrotto da decorazioni in pietra locale e da bellissime figure in maiolica. Poco distante, la chiesa di San Francesco che sorge su una prominenza della costa e dà il nome al vicino bastione; volge la facciata al mare aperto, verso lo Scoglio del Campo, un tempo unito alla città e raggiungibile tramite una porticina aperta nelle fortificazioni. L'interno, in stile barocco, è illuminato dal sole che volge al tramonto e, a destra dell'ingresso, la cappella detta “degli Spagnoli” conserva le figure dei due ladroni che, con le loro croci, seguirono la sorte di Gesù Cristo sul Calvario. La chiesa confraternale di Santa Maria degli Angeli segna la metà del giro delle mura che cingono l'antica Gallipoli e che la proteggono da secoli. Il bianco di calce, interrotto dalle decorazioni azzurre delle porte di accesso e dalle maioliche della facciata, conferisce all'edificio un aspetto estremamente sobrio. Poco più avanti, sempre sulla stessa riviera, le altre due chiese del Crocefisso e del Rosario, quest'ultima con la facciata in carparo “a vista”, la tipica pietra del luogo, costruita all'inizio del 1800. Lasciando la riviera, è possibile addentrarsi nei caratteristici vicoli del centro storico, fatti di rumori e profumi tipici di tutte le città del Mediterraneo. La via principale del centro antico taglia in due la cittadina; appesi ai palazzi, i fantocci delle Quaremme, destinati ad essere bruciati nel giorno di Pasqua, ci ricordano che manca poco alla Pasqua del 2012. La stessa strada conduce alla cattedrale di Gallipoli, dedicata a Sant Agata; la facciata nel caratteristico carparo ed è un bellissimo esempio barocco salentino,ispirato all opera del grande architetto leccese Giuseppe Zimbalo. La strada procede ora in lieve discesa e giunge al palazzo del mercato, costruito sulle antiche mura del castello: da qui è possibile abbracciare con lo sguardo la città vecchia, il porto peschereccio del seno del Canneto ed il borgo moderno, segnato dal grattacielo costruito negli anni settanta del secolo scorso. Al termine del lungo ponte in pietra che collega la città vecchia al borgo, è possibile vedere il simbolo della cittadina ionica: la Fontana Ellenistica, caratterizzata dalle due facciate. La prima, barocca, che volge a nord e la seconda, greca ed antica, che volge a sud. La facciata rivolta a sud, verso la chiesa del Canneto, è costituita da un trittico in calcare duro e compatto in cui sono figurate le metamorfosi delle tre ninfe Dirce, Salamace e Biblide, trasformate in tre fonti dagli dei a causa delle loro passioni. Ultima tappa della visita, la chiesa della Madonna del Canneto, così chiamata perché rivenuta proprio in questo luogo dove, un tempo, c'era un grande canneto, che segnava l'accesso da sud al porto di Gallipoli. Documento creato il 11/04/2012 (18:34)Ultima modifica del 12/04/2012 (14:07) Area di StampaUltimi aggiornamenti...Fotorassegne |
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