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Altri documentiProv. di Lecce
Trekking alla Serra GrottellaAveva piovuto a dirotto su tutto il Salento per gran parte della sera prima e le prime ore del mattino. Tuttavia questo non è bastato a scoraggiare il gruppo di impavidi escursionisti che, senza badare alle pessimistiche previsioni del tempo, ha deciso di rischiare per trascorrere una domenica sulle colline a ridosso del mare di Porto Badisco. La fortuna, si sa, aiuta gli audaci e, dopo un avvio che non prometteva nulla di buono, il bel tempo ed un sole inaspettato ha accompagnato il percorso, i cui colori sembravano addirittura più vivi dopo gli acquazzoni delle ore precedenti. Il percorso si snodava in una delle aree più belle delle serre salentine, tra la rocciosa di Porto Badisco, il comune di Uggiano la Chiesa e la frazione di Cerfignano (amministrativamente appartenente a Santa Cesarea Terme). Salvatore, che ha guidato il gruppo nell'escursione, ha scelto con cura il percorso, cercando di porre in rilievo quei tratti caratteristici dei luoghi che fanno la bellezza della nostra Terra. Certo non esiste più traccia delle antiche foreste di leccio e della macchia mediterranea di un tempo, ma le grotte, le antiche masserie, i menhir ed i canaloni carsici sono tratti ugualmente caratteristici di questi luoghi. Del resto Salvatore ed Avanguardie organizzano proprio visite guidate nel Salento e non lasciano nulla al caso... La Madonna della SerraIn cima alla carsica collina che domina la valle di Porto Badisco, ci attende la settecentesca chiesetta della Madonna della Serra, primo monumento che avremmo incontrato nell'escursione. La chiesetta, costituita da un'unica, semplice, costruzione, versa purtroppo in pessime condizioni: l'altare è stato completamente divelto da ignoti cercatori di tesori, mentre il dipinto della Titolare è stato verniciato di giallo per rimarcarne la santità. Unica nota di rilievo le sei vele che ne arricchiscono la volta a botte. Il Menhir di San GiovanniNon è raro imbattersi, girovagando per le nostre campagne, in queste antichissime testimonianze, fortunosamente scampate alla sorte. Particolarmente interessante è il menhir di San Giovanni Malcantone, così detto dalla vicinanza con l'omonima masseria fortificata che sorge a poca distanza. È una lastra di arenaria alta, in origine, circa quattro metri, conficcata in un banco di tenera roccia sedimentaria al centro di un oliveto. La vetustà e le avversità meterologiche ne hanno staccato la parte terminale. Diverse sono le ipotesi su questi antichi monumenti megalitici, probabilmente appartenenti ad una cultura comune di livello europeo. Lasciata la pietrafitta, si giunge alla masseria fortificata da cui prende il nome. La masseria di San Giovanni è una costruzione del 1400, ormai in stato di abbandono. Notevole la torre, che si presenta scarpata alla base, sino al cordolo marcapiano; una serie di beccatelli fa bella mostra di se alla sommità della costruzione, probabilmente resti di un percorso di difesa ed avvistamento che comprendeva un certo numero di caditoie. Acqua e carsismoLe abbondanti piogge delle ore precedenti hanno riservato uno spettacolo surreale per il Salento, terra carsica dove le acque superficiali, praticamente, non esistono. I canali seguiti lungo il percorso erano diventati quasi dei piccoli fiumi; le stesse acque, nel corso dei millenni, hanno, con il loro lavorio cesellato le rocce circostanti, creando un incredibile numero di anfratti, molti dei quali sconosciuti al grande pubblico. Fa parte di queste l'importante Grotta dei Cervi, scoperta negli anni settanta proprio nei pressi di Porto Badisco. Con la visita alla Grotta degli Amanti, una bella formazione carsica caratterizzata da due ingressi ed un corridoio che corre parallelo alla parete rocciosa, siamo quasi al termine dell'escursione. Superato il grande canalone del Rio, che fa da scenario alla bella Grotta del Mammino, saremmo giunti alla piccola spiaggia di Badisco e da qui alle auto, concludendo, degnamente, una fortunata e bella escursione. Documento creato il 29/10/2006 (18:45)Ultima modifica del 17/03/2011 (11:21)
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