INFORMATIVA: Questo sito utilizza solo cookie tecnici per migliorare l'uso dei servizi da parte dei suoi utenti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all'uso dei cookie.
   
 

Giovedì
18 Apr 2024

Beato Andrea Hibernon Francescano

Luna: 3 gg dopo
Primo Quarto

Chi sempre mente, vergogna non sente.
Meteo nel Salento: temp. 13 °C, Umid. rel. 67%, Scirocco (6.69 m/s, Vento moderato), press. 1003 hPa
 
 Home » Sauris: il Carnevale
Contatta Japigia.comJapigia e' su facebook: clicca mi piaceSegui Japigia su TwitterRSSNews FeederCerca sul Circuito Japigia

Archivio 2004

mostra altre voci

Sauris: il Carnevale

20 -22 febbraio 2004

A Sauris si festeggia uno dei più antichi Carnevali dell'arco alpino, specchio dei particolari riti e costumi di questa sperduta e suggestiva vallata della Carnia, isola alloglotta tedesca a 1.200 metri d'altezza, dove si sono conservate immutate tradizioni secolari.

Protagonisti della festa - che si svolge ogni anno il sabato precedente il Martedì Grasso - sono alcune figure tradizionali: il Rolar e il Kheirar.

Il Rolar è una figura magica e demoniaca armata di una scopa: suo è il compito di avvertire la gente che si prepari per la mascherata. Il suo nome deriva dai "rolelan", i campanelli che porta legati attorno alla vita e che agita in continuazione. La sua faccia è annerita dalla fuliggine, così come le sue mani; indossa abiti molto rozzi ed ha la testa fasciata con un fazzoletto a frange.

Con lui c'è il Kheirar, il re delle maschere che orchestrerà lo svolgimento della festa: il volto celato da una maschera di legno, ha i vestiti laceri e una scopa in mano, che usa per battere alle porte delle abitazioni in cui vuole entrare.

Le due figure percorrono le vie di Sauris e delle sue frazioni, accompagnate da un corteo di maschere, che possono essere brutte ("Schentana schemblin") o belle ("Scheana schemblin"): l'importante è che chi vi partecipa sia irriconoscibile e quindi abbia il volto coperto.

Le maschere che coprono il volto sono rigorosamente di legno: chi non è di Sauris, e quindi non ne possiede una antica, ne può acquistare bellissime copie, realizzate da abili artigiani sul modello di quelle conservate nel Museo di Arti e tradizioni Popolari di Tolmezzo, una tappa da non perdere per chi vuole conoscere da vicino usi e tradizioni della Carnia.

Il "Kheirar" dunque bussa con la scopa alla porta delle case e dei locali pubblici e, dopo aver spazzato il pavimento, introduce a turno coppie di maschere che intrecciano antiche danze al suono della fisarmonica.

Sabato 21, col buio, ecco la Notte delle lanterne: il corteo, al lume delle lanterne, si inoltra passeggiando nel bosco per seguire un suggestivo percorso notturno alla volta di un grande falò propiziatorio innalzato in una radura.

Sulla via del ritorno maschere e musici si fermano negli stavoli (le caratteristiche baite di pietra e legno della vallata) per riscaldarsi con vin brulè e rifocillarsi con i piatti della gastronomia locale, ad iniziare dall'ottimo prosciutto.

Informazioni: Aiat Sauris, tel. 0433-86076, fax 0433-866900

Sono disponibili immagini, che vi possiamo inviare per corriere o per e-mail

Ufficio Stampa: Studio Agorà tel. 0481.62385, fax 0481.630339, e-mail: agora@travelnews.it

AIAT INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA CARNIA
numero verde INFO 800.249905 - FAX 800.597905 numero verde
aiat@carnia.org

Comunicato a cura dello Aiat Carnia

Documento creato il 18/03/2004 (19:43)
Ultima modifica del 18/03/2004 (19:43)

Fortune Cookie...

Quando il piccolo parla il grande ha sparlato
No al ritorno del nucleare!
Japigia di Paola Beatrice Arcano, Casarano (Lecce)
Realizzazione siti Internet, Portali, Grafica computerizzata e servizi turistici.
E' vietato il plagio, anche parziale, dei contenuti del sito.
Per informazioni, contatti, suggerimenti: Contattateci!
Copyright e info legge 62/01 - Privacy e Cookie
Partita I.V.A 03471880752 - R.E.A. CCIAA Le/224124