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Dal 10 luglio al 28 agosto 2006Musical, rock-movie, film sulle star della musica, star della musica che fanno film: nell'articolato programma delle rassegne serali estive proposte dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Turismo del Comune di Parma, la seconda edizione della rassegna Lunedìstelle - ROCK 'N MUSICAL declina le mille sfaccettature del fecondo rapporto cinema & musica nella produzione cinematografica degli ultimi quarant'anni, con opere celeberrime, pietre miliari del genere, spesso pluripremiate nella Notte degli Oscar. La rassegna, che è organizzata dal Servizio Spettacolo - Ufficio Cinema del Comune di Parma, dall'Istituzione Casa della Musica e dalla Cooperativa Officina, si svolge ogni lunedì a Parma in Piazzale S. Francesco dal 10 luglio al 28 agosto (escluso il ponte ferragostano) con inizio proiezioni alle 21.30. L'ingresso è libero. S'inizia il 10 luglio con il premiatissimo Cabaret (addirittura otto Academy Awards, i popolari "Oscar") di Bob Fosse (USA 1972), il film che ha consacrato a diva un'inarrivabile Liza Minnelli, che ottenne l'Oscar per questa interpretazione. La settimana successiva sarà il turno del Fantasma del Palcoscenico di Brian De Palma (USA 1974), da alcuni definito come IL rock musical degli anni '70 ("Meno irriverente del Rocky Horror, lontano dalla mistica di Hair, meno lisergico di Jesus Christ Superstar, ma anni luce avanti a tutti in quanto a padronanza registica e bellezza delle musiche…" Davide Morena, mymovies.it), insuperato thriller gotico che risuscita in chiave rock il tema del "patto col diavolo" sulla falsariga del Faust, con innumerevoli citazioni ad opere che trattano di bellezza e mostruosità. Il 24 luglio sarà la volta dell'ammiccante Tutti dicono I love you (USA, 1996), omaggio del grande Woody Allen al musical: le consuete vicende familiar-borghesi dei film di Allen in chiave musicale, con tanto di canti e balli. Il 31 luglio toccherà al recentissimo e scintillante Chicago di Rob Marshall (USA 2003), premiato con 6 Oscar nel 2003, in cui i tre bravissimi protagonisti (Renée Zellweger, Richard Gere, Catherine Zeta-Jones) fanno a gara a disputarsi la scena, reinterpretando, citando e reincarnando i mostri sacri del genere "musical". Notevolissime anche le performances canore, musicali e coreografiche, in particolare della strepitosa Queen Latifah. Dal più recente al più "storico" della rassegna: Tutti per uno di Richard Lester (GB 1964), il primo e più geniale dei film interpretati dei favolosi Beatles. Realizzato nel pieno dell'isteria mondiale collettiva nota come "Beatlemania", il film mostra in vena documentaristico-surreale l'(impossibile) esistenza dei Fab Four nell'arco di una giornata, impegnati in fughe dai fans e prove musicali, tra un'interpretazione e l'altra dell'album omonimo al titolo originale inglese (A Hard Day's Night, bizzarra osservazione bizzarramente espressa dal mitico Ringo Starr). Indipendentemente dal talento interpretativo dei Quattro, il film rappresenta una pietra miliare nella storia del cinema perché tra i primi (ma sicuramente il primo universalmente noto) esempi di cinema sperimentale "di rottura", a metà strada tra i Fratelli Marx e le istanze di rinnovamento artistico degli anni '60, di cui i Quattro furono geniali interpreti. Prima dell'era dei videoclips, rappresenta per noi anche una delle (impensabilmente, oggi) rare occasioni di vedere i Beatles nel loro ambiente, con i caratteri e l'ironia english-surreale di ognuno, la nascita del divismo isterico e l'utopica follia imperante in quel periodo. Dopo la pausa di Ferragosto la rassegna riprende il 21 del mese con L'idolo di Acapulco di Richard Thorpe (USA 1963), il quinto (e probabilmente il migliore) dei numerosi film interpretati dal mitico Elvis Presley: una trama passabile, splendidi paesaggi, una spettacolare Ursula Andress reduce dal successo del primo film su 007, Elvis in gran forma e notevoli pezzi musicali di grande talento canoro ne fanno un'opera-icona della moda musicale rock'n roll dell'epoca. L'ultimo appuntamento della rassegna, lunedì 28 agosto, sarà dedicato a Monterey Pop di Donald Alan Pennebaker (USA 1969), probabilmente il migliore tra i rock-movie prodotti tra gli anni '60 e '70 come versione in lungometraggio dei grandi concerti rock di quegli anni. L'opera è una vera rarità, e ci mostra uno straordinario reportage musicale riguardante le dieci ore del mitico concerto-fiume del Monterey Pop Music Festival (California) del 1967, presenti tra gli altri gli Who, Janis Joplin, Otis Redding, Jimi Hendrix (che al termine della sua performance diede fuoco - in un episodio rimasto leggendario - alla sua chitarra Fender Stratocaster), da molti considerato migliore del successivo, altrettanto mitico concerto di Woodstock (1968). Si tratta di una vera "chicca" conclusiva per il pubblico appassionato. La rassegna è realizzata grazie al contributo di Banca UniCredit.
Programma della rassegnaLUNEDÌSTELLE ROCK 'N' MUSICAL
Comunicato segnalato da: Serv. Eventi e Mostre (Comune di Parma) Documento creato il 28/09/2006 (12:03)Ultima modifica del 28/09/2006 (12:03) Area di StampaFortune Cookie...Orecchie indifferenti, bloccano i maldicenti |
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