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Parma dal 3 al 31 agostoProiezione di opere liriche "storiche" LIBIÀM "Libiàm ne' lieti calici – Che la bellezza infiora, - E la fuggevol ora – S’inebri a voluttà. (…) Godiam… la tazza e il cantico – La notte abbella e il riso; - In questo paradiso – Ne scuopra il nuovo dì". L'esortazione al carpe diem che sostanzia il celeberrimo "Brindisi" della Traviata è l'invito più autorevole e appropriato a godere di questa speciale rassegna che s’inserisce nel più vasto programma delle proposte serali estive di quest’anno a Parma: in quattro appuntamenti successivi, infatti, verranno proiettate alcune celebri registrazioni "storiche" di notissime opere liriche. Libiàm, questo è il titolo della rassegna, è organizzata dal Servizio Spettacolo – Ufficio Cinema del Comune di Parma, dall'Istituzione Casa della Musica e dalla Cooperativa Officina, e si svolge ogni giovedì a Parma in Piazzale S. Francesco dal 3 al 31 agosto (escluso il 17, in corrispondenza del ponte ferragostano) con inizio proiezioni alle 21.30. L'ingresso è libero. L'iniziativa è stata organizzata in omaggio ad Anna Moffo, celebre soprano scomparsa il 10 marzo di quest'anno. A lei sono dedicati i primi tre appuntamenti della rassegna, in cui verrà proposta la trasposizione cinematografica di opere da lei interpretate: tutti e tre i film sono stati diretti da quello che in quegli anni era anche suo marito, Mario Lanfranchi (il matrimonio, avvenuto nel 1957, terminò con un divorzio nel 1972). La Moffo, soprano nata nel 1932 negli Stati Uniti da genitori italiani, divenne notissima tra la fine degli anni '50 e i primi anni '70 per la sua bellezza, oltre che per la voce. Voce che però sfruttò eccessivamente compromettendola anzitempo e in modo irreparabile appena passati i quarant’anni: pochi ricordano che interpretò Lucia di Lammermoor per circa 500 volte e Violetta nella Traviata addirittura per oltre 900 volte. Complessivamente, interpretò nel corso della carriera oltre centocinquanta ruoli diversi. Scrive di lei Lanfranco Visconti: "aveva la straordinaria capacità di legare i suoni senza interrompere mai la tensione e la fluidità del discorso, dando ad ogni parola cantata e ad ogni frase un unico respiro e un timbro sempre omogeneo e inconfondibile." E ancora: "una voce di puro velluto, leggera, che, grazie ad una tecnica agguerrita, riusciva meravigliosamente a piegare con stile perfetto e grande espressività." Nel 1964 interpretò Violetta alla Scala a Milano e Lucia al Regio di Parma. In Italia divenne molto nota anche perché condusse dal 1960 al 1973 uno spettacolo televisivo che portava il suo nome e che contribuì a diffondere la cultura dell’opera lirica. Alcune opere da lei interpretate furono registrate (una parte verrà proposta durante questa rassegna), ma anche prima della precoce fine della sua carriera lirica aveva interpretato film da attrice "pura", tanto che ottenne un premio prestigioso per l’interpretazione in uno di essi. Si trattava di "Una storia d’amore", film che nel 1969 suscitò scandalo perché appunto la Moffo vi appariva senza veli. Dopo una lunga malattia, Anna Moffo è scomparsa pochi mesi fa per un ictus all'età di 73 anni. La rassegna inizia il 3 agosto con la Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti registrata a colori nel 1971 dall'Orchestra sinfonica di Roma e dal Coro della RAI condotti da Carlo Felice Cillario. La settimana successiva, giovedì 10 agosto, sarà il turno della Traviata di Giuseppe Verdi, registrata a colori nel 1967 (e uscita in versione cinematografica nel 1968) dall'Orchestra e dal Coro dell'Opera di Roma diretti da Giuseppe Patanè. E' a tutt'oggi considerata una delle migliori rappresentazioni cinematografiche dell’opera lirica verdiana. Dopo la pausa di Ferragosto la rassegna riprende il 24 del mese con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, registrata nel 1956 (l'anno successivo al debutto della Moffo: fu durante queste riprese che la soprano e Lanfranchi si conobbero per sposarsi poi nel 1957) dall'Orchestra e dal Coro della RAI condotti da Oliviero De Fabritiis. Il ruolo di Cio-Cio San, estremamente impegnativo, provò le capacità della giovane Moffo, che infatti salì alla ribalta internazionale dopo questa splendida performance. Per l'ultimo appuntamento della rassegna, giovedì 31 agosto, verrà proiettata una "chicca" ancora più rara delle tre precedenti: il Rigoletto di Giuseppe Verdi registrato al Teatro Regio di Parma nel gennaio del 1965, con protagonista uno strepitoso Peter Glossop. Orchestra e Coro del Teatro Regio erano diretti da Luciano Rosada. Tutte le opere proposte presentano cast di interpreti oramai leggendari. Info:
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