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Aperture prolungate dall'11 al 27 febbraio 2008Aperture prolungate al Museo Archeologico Nazionale di Parma in collaborazione con IAL Sardegna Dall'11 al 27 febbraio prossimo, otto operatori per i servizi di custodia e manutenzioni provenienti dalla Sardegna saranno ospiti del Museo Archeologico Nazionale di Parma per svolgere uno stage formativo della durata di 100 ore. La presenza degli stagisti sardi consentirà al museo di ampliare il proprio orario di apertura come segue da martedì 12 a mercoledì 27 febbraio 2008 (esclusi lunedì 18 e 25 febbraio) il Museo Archeologico Nazionale di Parma sarà aperto dalle 9 alle 13 e, nelle giornate di giovedì 14 e 21 febbraio e domenica 17 e 24 febbraio, anche dalle 15 alle 19Gli otto colleghi, un uomo e sette donne di età compresa tra i 23 e i 50 anni, hanno seguito un corso di riqualificazione organizzato da IAL Sardegna; una di loro presta già servizio presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro mentre gli altri svolgono la loro attività presso le cooperative del sassarese "La Pintadera" e "il Cigno". Il corso di formazione, finanziato dalla Regione Sardegna con fondi europei, prevede per i corsisti un periodo di stage da svolgersi in Musei al di fuori della Sardegna. Nonostante le estreme difficoltà in cui versa da tempo il museo a causa di carenza di personale di vigilanza, la proposta di stage, che comunque comporta un notevole sforzo organizzativo, è stata accolta dal personale del Museo Archeologico Nazionale di Parma come opportunità di arricchimento formativo e proficuo scambio di esperienze. Si tratta di un'esperienza unica nel suo genere in Emilia Romagna. La presenza degli stagisti sardi consentirà inoltre le aperture straordinarie del museo con prolungamento di orario dei giovedì 14 e 21 e delle domeniche 17 e 24 in cui il museo sarà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Tutor del gruppo saranno l'assistente alla vigilanza Albertina Grosso e l'operatore alla vigilanza Mirella Marmiroli del Museo Archeologico di Parma.Lo stage -scrive Clotilde Sanna, Direttrice del progetto di formazione- è finalizzato all'acquisizione e al consolidamento di competenze sulle specifiche tematiche inerenti la figura medesima e alla verifica sul campo di quanto maturato nel percorso formativo. Si è ritenuto opportuno verificare la possibilità di inserire i corsisti presso strutture museali, presenti nel contesto italiano, altamente qualificate e in grado di garantire un’ulteriore approfondimento delle conoscenze e un aggiornamento delle competenze già acquisite dai corsisti, lavoratori di cooperative operanti nel settore dei beni culturali della Regione Sardegna.Dalla ricerca effettuata già in fase di progettazione, il Museo Archeologico Nazionale di Parma è risultato rispondente alle caratteristiche richieste, in quanto offre una reale opportunità per gli stagisti di entrare in contatto con un ambiente di lavoro inserito in una Istituzione pubblica con la specifica competenza di tutela dei beni archeologici. La Mission del Museo, infatti, oltre che “tutelare, indagare, ordinare, conservare, valorizzare, esporre al pubblico e promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico statale proveniente dagli scavi nel territorio di competenza”, “svolge servizio pubblico per la fruizione dei beni archeologici esposti e per l’educazione alla cultura del rispetto, della conoscenza e della valorizzazione del bene culturale”. In particolare é “sede di attività culturali, formative ed educative che si rivolgono a diverse fasce di utenti mediante seminari, convegni, “stage” e corsi di formazione, lezioni tematiche, visite guidate”, e “si avvale, nelle sue molteplici attività anche della collaborazione di Università ed Istituti di Ricerca italiani e stranieri, di Enti locali e di Associazioni Culturali che operano sul territorio”. Per quanto riguarda l’organizzazione per la realizzazione delle 100 ore di attività di stage nell’ambito museale, vogliamo sottolineare che abbiamo ricevuto un’ampia disponibilità e fattiva collaborazione dallo staff diretto dalla Dott.ssa Maria Bernabò offrendo agli stagisti la possibilità di studiare elementi di organizzazione e gestione museale, organizzazione di eventi espositivi, progettazione di attività educative per diverse fasce di pubblico, indagini sul pubblico e valutazione delle attività di didattica museale e inventari dell’ archivio storico. Inoltre gli otto stagisti saranno affiancati e seguiti da due Tutor specialisti del settore per tutta la durata dello stage applicativo nello svolgimento delle attività citate
Comunicato segnalato da: dott. Roberta Conversi Documento creato il 14/02/2008 (12:17)Ultima modifica del 25/03/2008 (08:25) Area di StampaFortune Cookie...Stoppa e fuoco non stan bene in un luogo |
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