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5, 6 e 7 agosto 2005 – dalle 22.00Salento Sounds Good Festival Piazzale Campo Sportivo - Carpignano Salentino (Lecce) Ingresso gratuito Info 0832303707 Seconda edizione del Festival organizzato in collaborazione con la Heineken. Tra gli ospiti Freddy Mc Gregor, Roy Paci & Aretuska, Max Gazzè Gli ospiti principaliSaranno Freddy Mc Gregor, Roy Paci e Max Gazzè gli ospiti principali del Salento Sounds Good Festival, giunto alla sua seconda edizione. Nella patria della festa del vino, Carpignano Salentino, si cambia tasso alcolico. Carpignano festeggia anche la birra con una tre giorni di musica dal 5 al 7 agosto. Un evento musicale organizzato dall'Associazione Salento e Musica, con il patrocinio del comune di Carpignano e in collaborazione con la Heineken. Direttamente dagli stabilimenti arriveranno fusti da 10 quintali di birra pronta da spillare e gustare insieme alla musica delle band presenti sul palco. Reggae di Freddy Mc GregorSi parte venerdì 5 agosto con il reggae di Freddy Mc Gregor. Si tratta sicuramente di uno dei grandi della musica giamaicana, un nome accostabile a quello di suoi grandi coetanei come Dennis Brown e Gregory Isaacs. Emerso come ragazzo prodigio nel periodo di Studio One, si è imposto sulla scena reggae dei '70 con una voce splendida e raffinatissima. Il suo grande hit "Big Ship" all'inizio degli '80 ha dato anche il nome alla sua etichetta Big Ship records, tuttora attivissima sul mercato giamaicano. Da allora in poi il suo status di ambasciatore del reggae è riconosciuto in tutto il mondo, dal Giappone agli USA, dall'Inghilterra al Sud America, con hits come "Rastaman camp", "Bobby babylon", "Push come to shove", "Don't wanna be lonely", "Guantanamera" e tantissimi altri. La serata sarà aperta dai Salento Roots Project. Roy Paci & AretuskaSabato 6 agosto tornano, fortemente voluti dagli organizzatori, Roy Paci & Aretuska che presenteranno i brani del cd uscito in aprile Parola d'onore. Terzo lavoro con questa formazione, dopo Baciamo le mani e Tuttoapposto, è un album che parla una lingua più internazionale, sviluppata nei quattro anni vissuti dalla band costantemente in giro tra Italia ed Europa, macinando circa seicento concerti di fronte a pubblici sempre diversi e sempre più entusiasti. Parola d'onore è un disco nato avendo ancora negli occhi tutte le cose viste in questi quattro anni di "neverending tour", le facce stupite del pubblico e le immense autostrade del Nord Europa, le città eleganti e i quartieri malfamati. E nelle orecchie tutta la musica suonata ogni sera, quella ascoltata dalle centinaia di amici musicisti incontrati sulla strada, le tante lingue, i dialetti che si avvicendavano sul cammino e che segnavano come un contachilometri il percorso della distanza. E così spiazzerà forse qualcuno l'ascoltare Roy Paci & Aretuska alle prese con una musica – e una lingua – che non sono più pure in quanto a generi di riferimento, ma al contrario sono diventate un "lingo" fatto di differenti influenze e idiomi: c'è ancora lo ska, naturalmente, ma Parola d'onore dimostra di apprezzare anche il dancehall, il reggae, lo scratch, la trance, il big beat, l'afro-funky e tanto altro. Lo stesso succede nell'idioma utilizzato per le canzoni: siciliano, italiano, spagnolo, broccolino, tedesco, tutto si mescola per creare una lingua impressionista e immediatamente comprensibile a tutte le lingue, una sorta di esperanto che declinato in musica permette a chiunque di essere al centro di quanto si dice, e di poterlo a sua volta "sentire" e capire, tanto che si canti del parente americano ("What you see is what you get") che dell'amore più passionale e appassionato ("Boca dulza"). Parola d'onore contiene, seppure a diverso titolo, tre importanti omaggi: "Malarazza" è un tradizionale siciliano di inizi ‘900, reinciso da Domenico Modugno in una versione edulcorata che mitiga le asprezze del testo originale e da lui – aggiunge maliziosamente Roy – ridepositato in Siae nel miglior Bregovic-style. Un tributo quindi alla tradizione siciliana e alla sua musica a volte così ispida e dura nei testi. "Anna" è invece un brano dal contenuto molto personale dedicato ad Anna Magno, discografica di Roy e da lui considerata una sorella maggiore, scomparsa prematuramente; mentre la conclusiva "Fela Kuti Aye!" regala un momento di grande emozione dedicato al padre dell'afrobeat, a tutt'oggi fonte di ispirazione inestinguibile per chi senta bruciare dentro di sé il "sacro fuoco" della musica. Registrato dal fido Josh Sanfelici all'Orange Room di Collegno (Torino) e al Sant'Andrea Studio Recording di Faenza (Ravenna), tra la fine del 2004 e l'inizio del nuovo anno, Parola d'onore si avvale anche di una cerchia di collaboratori di tutto rispetto, scelti espressamente da Roy sulla base delle esigenze artistiche manifestate da ogni brano: a partire da uno dei migliori autori radio e tv del nostro presente, Diego Cugia (inventore di Jack Folla e Alcatraz, da qualche tempo consigliere che sta dietro il successo di Adriano Celentano), che con Roy firma i testi di due brani, "Viva la vida" e "Shock politik". Il resto viene da sé: così di Eased Seeed aka Frank Dellé è la voce che introduce all'ascolto dell'intero album, di Taher Fasal è il contributo vocale su "Boca dulza", e di Zuli aka Marco Zuliani quello che impreziosisce "Malarazza". Ancora, vanno ricordate le backing vocals di Vincenzo Vasi, Bobby Soul aka Alberto De Benedetti, Robertina Magnetti e Rosetta "swing" Rizzitelli; gli archi di Davide Rossi, il sax baritono e il flauto di Chicco Montefiori, l'accordeon di Vinagro aka Salvatore Chillemi, il sax alto e il clarinetto di Guglielmo Pagnozzi, le percussioni del gruppo Timbales di Alba e, ultimo ma non ultimo, lo scratch di Dj Tsura aka Massimo Contino. Ultima serata Max GazzèUltima serata domenica 7 agosto con uno dei più apprezzati cantautori della nuova scuola romana. Max Gazzè ripercorrerà la sua carriera attraverso i suoi grandi successi raccolti in "Raduni ovali 1995-2005", un doppio cd con trenta brani e quattro inediti in uscita il 10 giugno. Una raccolta dunque, per fare il punto della situazione dopo dieci anni di carriera solista e cinque album, ma anche l'occasione per proporre nuove canzoni, guardando al futuro. Nato a Roma, Max trascorre diversi anni a Bruxelles dove studia musica e suona come musicista professionista in vari gruppi. Per cinque anni è bassista, arrangiatore e coautore dei 4 Play 4, formazione inglese di Northern soul dalle escursioni pionieristiche nell'acid jazz. Con il gruppo si trasferisce nel sud della Francia dove lavora anche come produttore artistico (Pyramid, Tiziana Kutich). Rientrato a Roma nel 1991, Max si dedica alla sperimentazione nel suo piccolo studio di registrazione, mentre compone colonne sonore. Contro un'onda del mare è il suo primo album pubblicato nel 1996. La favola di Adamo ed Eva (ottobre 1998), porta Max al Premio Tenco. La sua popolarità si estende a un pubblico ancora più ampio con la partecipazione alla "Sezione Giovani" del Festival di Sanremo 1999, dove presenta Una musica può fare. Il 2000 è l'anno della partecipazione a Sanremo con il Timido Ubriaco e dell'uscita dell'omonimo cd. Nell'ottobre 2001 Gazzé pubblica Ognuno fa quello che gli pare, un album emozionante, che svela un autore più sicuro e complesso, un affabulatore coraggioso che, nella creazione musicale, non esita a trarre ispirazione da una coloratissima varietà di fonti, pur riuscendo a conservare la consueta freschezza d'invenzione. La tensione, il conflitto, la contrapposizione sono il filo conduttore che attraversa un succedersi di canzoni spesso diverse tra loro per impostazione melodica e atmosfere strumentali. I contrasti attraggono Max: i contrasti armonici, di colore, o i contrasti tematici, sociali o di coppia; l'album vive di queste tensioni. L'ultimo album Un giorno esce nel 2004 e rivela ancora una volta l'originalità nella stesura dei testi e l'intuito compositivo che contraddistingue il cantauore romano. La serata sarà aperta dai salentini Crifiu. Ufficio Stampa Cooperativa CoolClub Via De Jacobis 42 73100 Lecce Tel. 0832303707 Comunicato segnalato da Cooperativa CoolClub Documento creato il 01/09/2005 (08:30)Ultima modifica del 01/09/2005 (08:30) Area di StampaFortune Cookie...Non fece mai prodezze la pigrizia |
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