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Trento, 25 novembre 2004 - 16 gennaio 2005Un secolo di manifesti dello spumante italiano in mostra a Trento da novembre a gennaio. Da Cappiello a Testa, i grandi protagonisti della cartellonistica del Novecento. Raffinata ed elegante protagonista della stagione fin-de-siècle; invitante compagna di follie; fantasiosa baccante o donna-farfalla; ammaliatrice e tentatrice; ballerina sognatrice. Non ci sono dubbi: è la donna - da sempre stereotipo tra i più efficaci della psicologia della vendita - la testimonial ricorrente per la "réclame" dello spumante italiano. La risposta nazionale allo champagne francese, avvenuta agli albori del XX secolo, si affida dunque alla figura femminile indicandola non solo come fruitrice ideale di un prodotto di classe ma ben più come compagna di follie e di ritualità mondane, applicazione visiva (e traduzione nostrana) del motto "donne e champagne" che contraddistingue, nella sottile psicologia dei desideri, uno stile di vita nottambulo e trasgressivo. È un mondo di grande fascino evocativo quello che accompagna la mostra Manifesti dello spumante italiano, una mostra che raccoglie le più belle affiches sul tema, prodotte in un arco temporale che percorre l'intero secolo scorso, arrivando a storicizzare anche i primi manifesti fotografici degli anni Sessanta e Settanta che soppiantarono in modo radicale la tecnica grafica che aveva contraddistinto l'intera produzione precedente.Un corpus di materiali - molti dei quali inediti - che ripercorre la storia pubblicitaria delle grandi Case produttrici: da Cinzano a Gancia, da Asti a Riccadonna, da Martini a Bosca, da Ferrari a Contratto, da Cora a Ferrero sino agli ormai dimenticati Mitigliano, Mirafiore, Calissano, Svic… Un'esposizione affascinante sia per la qualità grafica e l'accattivante linguaggio figurativo dei pezzi presentati, opera dei migliori cartellonisti del Novecento (Aldo Mazza, Achille Luciano Mauzan, Plinio Codognato, Erberto Carboni, Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Giuseppe Magagnoli, Nico Edel, Mario Gros, Armando Testa…) che per la fondamentale documentazione storica e di costume. La visione di un mondo felice di vivere che attraversa l'intero secolo, segnato dal dramma di due conflitti mondiali, ma non per questo rinunciatario ai piaceri della trasgressione e del divertimento. Oltre cinquanta i pezzi in mostra, in gran parte provenienti dalla Raccolta Salce del Museo di Treviso. Le raffinate affiches - rappresentative di una ventina di autori - sono accompagnate, in un suggestivo allestimento, da abiti d'epoca, testimoni tridimensionali dei modelli "dipinti" dalle firme più autorevoli del manifesto italiano. Dalla voluttà del rilievo di Leonetto Cappiello (ben sei i cartelloni esposti) ad Armando Testa già impostato secondo i canoni grafici (Riccadonna, 1959) che lo renderanno celebre nei Caroselli degli anni Sessanta. Il tutto accompagnato da un video, realizzato per l'occasione, dove il gesto del brindisi, mutuato da scene di celebri film, fissa l'attimo topico del "cin-cin", il momento magico dove il prodotto diventa protagonista assoluto. La mostra è promossa dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento in sodalizio con la Provincia autonoma di Trento che la presentano al pubblico in occasione dell'evento internazionale "Bollicine su Trento", una rassegna che punta a ribadire il ruolo di leader del "Trento D.O.C.", lo spumante classico prodotto dalle aziende trentine. Ideata e prodotta da Esaexpo in collaborazione con il Museo Civico di Treviso, depositario della prestigiosa Raccolta Salce - una delle più importanti collezioni di manifesti al mondo - e con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto, l'esposizione verrà allestita nel Palazzo Roccabruna di Trento, elegante residenza rinascimentale che in questa occasione riapre al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro. La mostra - curata da Roberto Festi - si inserisce di diritto tra le molte iniziative che, a livello internazionale, studiano e approfondiscono, con sempre maggior frequenza, il tema del cartellone pubblicitario. È accompagnata da un pregevole catalogo (120 pp.), edito da Priuli & Verlucca, che pubblica l'intera catalogazione dei manifesti presenti in mostra accompagnandola a studi critici e schede biografiche degli artisti. Informazioni sulla mostra:
Comunicato segnalato da Studio Esseci Documento creato il 10/04/2005 (14:43)Ultima modifica del 10/04/2005 (14:43) Area di StampaFortune Cookie...Chi ha l`onore è un signore. |
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